Torna la mostra "I quotidiani nella Storia d'Italia" alla Buca di S. Antonio e, adesso, anche agli Orti di via Elisa
28/05/2010 19:49
Cosa scriveva e come titolava, il 2 settembre 1939, l'Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, il mattino successivo allo scoppio delle Seconda Guerra mondiale e delle ostilità tra Germania e Polonia? E come annunciava, nell'ottobre del 1935, il Giornale d'Italia il discorso di Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia che segnava l'inizio della guerra e dell'aggressione italiana all'Etiopia? E il Corriere della Sera cosa pubblicò in occasione dell'attacco alle Torri Gemelle? Ma c'è anche lo sport: "Risorge Pablito, il Brasile siamo noi" titolava il Corriere dello Sport dopo la vittoria degli azzurri di Bearzot contro la squadra più forte del mondo in Spagna nel 1982? Tutto questo ed altro ancora nella seconda parte di "La Storia in... Buca", l'iniziativa culturale organizzata in collaborazione tra il ristorante La Buca di S. Antonio di Giuliano e Corrado Pacini, l'archivio del collega e storico Aldo Grandi e, adesso, anche con Gli Orti di Via Elisa di Samuele Cosentino e Silvia Pacini. Più di trenta quotidiani, tutti originali e tutti perfettamente conservati e incorniciati raccontano, dalle pareti dei due famosi locali di ristoro, la Storia di questo nostro Paese nei giorni più importanti, quelle date, cioè, che chi ha vissuto non può non ricordare per aver segnato la vita di tutti. "Avevo visto la prima esposizione alla Buca - confessa Samuele Cosentino degli Orti - e ho subito pensato che mi sarebbe piaciuto vederne una analoga anche da me. Così, quando mi ha telefonato Giuliano dicendomi che Grandi aveva molti altri quotidiani di momenti significativi del nostro passato, non ci ho pensato due volte. L'ho chiamato ed è nata l'idea di raddoppiare la mostra. E' singolare e anche emozionante vedere gente venuta per sedersi a un tavolo e consumare un pasto, alzarsi o esitare prima i mettersi a tavola perché intenta a fare il giro della sala per leggere queste pagine di storia". "Ogni tre mesi - aggiunge Giuliano Pacini - cambieremo... look, destinando lo spazio ad argomenti diversi. Questa volta abbiamo esposto tre quotidiani con altrettante prime pagine storiche, del sequestro e dell'assassinio di Aldo Moro, uno dei momenti più tragici della Repubblica. Non sare bbe male se anche i giovani, magari a scuola, potessero imparare, leggendo i quotidiani, cosa è avvenuto negli ultimi cento anni. Certi fatti, infatti, i libri li narrano, ma manca il contatto diretto con la realtà che solo un quotidiano riesce a dare". Tra le chicche, anche una copia della Gazzetta del Serchio della primavera 1945 annunciante che la guerra in Europa er finita con tanto di foto dei tre grandi: Stalin, Churchill e Roosevelt.
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