L'entusiasmo dei giovani imprenditori lucchesi nelle parole e nei dati del presidente Nicola Giannecchini al convegno di Palazzo Bernardini

12/11/2010 10:35

Nicola Giannecchini, presidente dei giovani imprenditori della provincia di Lucca ci teneva moltissimo. Era stato lui, del resto, a coniare un titolo per questo convegno d'autunno, titolo, invero, originale e all'insegna della volontà di reagire alla crisi: “L’entusiasmo per la ripresa. Ovvero come la voglia di fare possa sostenere il nuovo sviluppo”. Appuntamento presso l'associazione industriali a Palazzo Bernardini in occasione del 25° anniversario del Gruppo Giovani dell'associazione, nato nell’aprile del 1985. All'assise era presente anche la presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confindustria, Federica Guidi. "Questa ricorrenza - ha esordito Giannecchini - rappresenta per noi una buona occasione per voltarci indietro e guardare da dove siamo partiti, per gustarne i passaggi e, con senso di riconoscenza, apprezzare i risultati raggiunti. Ma deve servirci anche per riflettere sulle sfide che ancora ci attendono. Sappiamo che parlare di entusiasmo può ora come ora sembrare inopportuno, ma “l’entusiasmo di impresa” è proprio il pay-off, la frase che vuole in sintesi evidenziare i valori e la missione del nostro gruppo. Siamo, infatti, convinti che per uscire dalla crisi sia necessario anche trovare quel tanto di ottimismo che, con la buona dose di preoccupazione da tenerci vigili, non ci faccia perdere la consapevolezza di avere comunque in noi desiderio e ambizione per superare questo difficile momento.

Tanto più oggi, che ci troviamo a dover superare una crisi, resa più grave dalla situazione creatasi nella finanza e nell’economia mondiale".

"Anche nella nostra provincia - ha proseguito Giannecchini - finalmente, dopo due anni di forti flessioni, l’industria sta tornando a crescere, anche se i livelli pre-crisi rimangono ancora lontani. Sarà necessario incrociare le dita ancora un po’, ma di sicuro all’orizzonte si intravede una luce chiara che fa ben sperare. Migliorano infatti le aspettative per il trimestre in corso e, mentre si registra una forte crescita degli ordinativi all’estero, l’occupazione, che pure durante la crisi aveva tenuto in seguito al ricorso agli ammortizzatori sociali, dà segni di ripresa. Si profila però il rischio di una crescita lenta che protratta a lungo faccia perdurare l’eccesso di capacità produttiva, determinato dalla crisi, con conseguente necessità ed il ricorso alle ristrutturazioni".

Il presidente dei giovani imprenditori lucchesi è passato, poi, a citare alcuni numeri: nel secondo trimestre 2010 si è evidenziata una crescita del 5,3% della produzione dell'industria manifatturiera provinciale (+6% il valore regionale), rispetto al secondo trimestre 2009 e del 10% fatturato totale (+6,7% in Toscana). La ripresa della produzione e dei prezzi di vendita ha determinato una crescita del fatturato complessivo (+10%) superiore a quella registrata a  livello regionale (+ 6,7%). Gli ordini risultano in aumento sia sul fronte interno (+4,7%) e in forte crescita sui mercati esteri (+ 7,7%).  Resta alta l'incidenza del fatturato estero sul totale provinciale che conferma, con il 45%, il marcato orientamento all'esportazione che da sempre caratterizza le  imprese industriali lucchesi. "L’occupazione - ha spiegato Giannecchini - è tornata a crescere (+0,8%), leggermente più positiva rispetto al livello regionale (+0,4%)".

Al dibattito, moderato dal giornalista Andrea Gennai de Il Sole 24 ORE e al quale, oltre a Fabio Pammolli, Direttore della Scuola Alti Studi I.M.T. e a Alessandro Colombini, Presidente dei Giovani Imprenditori Toscani, ha partecipato la Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori e Vice Presidente di Confindustria, Federica Guidi, si è, poi, discusso dell'andamento dell'economia italiana e dei timidi segnali di ripresa che si sono registrati nel 2010 rispetto all'anno precedente. A questo proposito la Presidente Guidi ha affermato “La vedo non semplice ancora, certamente in alcuni settori va meglio rispetto al 2009, ma non ancora bene rispetto al 2008. Per chi esporta in alcuni Paesi Europei ci sono senz’altro buone notizie, così come per chi di noi si era già ristrutturato ed esporta nei mercati emergenti come India e Cina. Ma ciò che più preoccupa adesso è il costo delle materie prime, che potrebbe portare a degli squilibri, a dei fenomeni speculativi che affaticherebbero molto il nostro Paese”.

Aldo Grandi