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Tony Pacini non ha dubbi: "Lucca non deve provare un senso di inferiorità rispetto ad altre città per la qualità delle sue serate".

27/02/2012 01:59

Parola di Tony Pacini, titolare del T- Caffè, locale di viale Regina Margherita, a Lucca.
Barman da ben tre generazioni, ha proseguito il mestiere del nonno e dei genitori. Ha mosso i primi passi in Germania, poi nel 2000 è tornato in Italia. Ha aperto il Tony Caffé, sulla via Pesciatina, oltre a lavorare in varie discoteche di grido. Fino al 2008, quando è stato inaugurato l'attuale locale. E le serate lucchesi non sono state più le stesse.

Allora Tony, come possiamo descrivere il T- Caffé? E che orario offre?

Si tratta di un "tranquillo" locale durante il giorno che, fin dalle 8, serve colazioni. All'ora di pranzo offre primi e secondi, col servizio di trattoria. Ma non finisce qui. A partire dalle 19.30 inizia l'aperitivo, che culmina nelle giornate del fine settimana. Soprattutto la domenica, quando l'happy hour conta su un ricco buffet. In generale, siamo specializzati in enoteca, cocktail internazionali e oltre cinquanta tipi di birra, tra cui sei alla spina.

In questo ambiente sono esposti molti strumenti musicali, dalle chitarre ai clarinetti. Sembra che il locale abbia un rapporto speciale con la musica. E' così?


Sì, la particolarità di questo ambiente è la programmazione del venerdì, sabato e domenica. Ospitiamo dj set e musica dal vivo, dal funk al jazz, passando per il soul ed il blues. Insomma, per tutti i gusti.

Data la tua lunga esperienza come barista, noti che la movida e gli stessi clienti dei locali, abbiano modificato atteggiamento e modo di considerare il divertimento?

E' sempre meno frequente passare un'intera serata all'interno di un unico locale. A volte si preferisce fare il giro nei vari pub, non "vivendo" a pieno ciò che offrirebbe un unico luogo.In più, ancora a mio parere, c'è un frenetica volontà di bere, durante la serata, a discapito del drink di qualità. Coloro che hanno vissuto gli anni ottanta e novanta, forse rimpiangono quegli anni, in cui la situazione era diversa. Però devo dire che, nonostante il proliferare dei social network, l'aggregazione e il divertimento nei locali hanno sempre una "corsia preferenziale": non vi si rinuncia.

Cosa pensi della "Lucca by night"?

A me Lucca piace molto. Credo possieda molte risorse, che potrebbero fruttare, se più persone credessero in queste potenzialità. Purtroppo, spesso l'idea generale è quella di cercare il divertimento, non sul territorio lucchese, ma spostandosi verso Viareggio o Montecatini. Certo, sono luoghi molto belli, ma anche la nostra città deve essere tenuta in considerazione. Altrimenti le attività nostrane sono destinate alla chiusura.

Chi frequenta il tuo locale?

La mattina e all'ora di pranzo, soprattutto lavoratori di negozi ed uffici. Quando cala la notte, arrivano ragazzi, l'età media varia fra i venticinque ed i quarant'anni. Vorrei sottolineare che questo locale è aperto a tutti, perché la clientela è eterogenea e non ci sono pregiudizi di alcun tipo. Insomma, si può entrare vestiti con un frac o con una tuta, indistintamente.

E Tony ha in serbo una sorpresa per i clienti del locale: il 21 aprile sarà ospite la band Ridillo. Salita alla ribalta negli anni '90, regalerà un sabato speciale, col suo repertorio funk-soul. Provare per credere nella magia di questo locale.

Diana Rossi

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