Toni La Malfa, un medico con la passione per la scrittura e la capacità di sognare

01/12/2008 22:52

Chi non conosce Antonio La Malfa, medico dentista, sposato e padre di due bimbi, o, meglio, chi lo conosce solo o, soprattutto, per le sue qualità professionali, non si aspetterebbe di scoprire, scavando più a fondo, l'anima di un artista con la A maiuscola. Quando non è impegnato con il suo lavoro e con la necessità di aggiornarsi continuamente, Toni La Malfa abbandona la quotidianità per viaggiare sulle ali della fantasia alla scoperta degli altri, del mondo circostante, ma, in particolare, di se stesso. Nato in Calabria, cresciuto a Piombino ai tempi delle acciaierie, quando le acciaierie facevano di Piombino una delle capitali operaie della penisola, da anni vive a Lucca. "Perché scrivo? - dice - Perché credo che sia la voglia di raccontare se stessi, una sorta di pulsione emotiva. Scrivo la mattina, alzandomi alle 6. Butto giù qualcosa, poi, quando vado in giro, mi porto dietro un taccuino su cui riporto impressioni ed eventi esterni che mi colpiscono. Fino ad oggi ho scritto una raccolta di racconti intitolata La Baita dei destini incrociati, con cui sono arrivato terzo al Premio Elsa Morante e per me è stata una grande sorpresa, poi un romanzo breve dal titolo La Luna. Un libro diviso in sette capitoli con delle voci narranti che sono quelle dei sette protagonisti che si trovano a vivere la stessa vicenda. La storia è ambientata a Piombino e prende in considerazione le acciaierie Luchini e la crisi dell'acciaio. Tutta la fabbrica è in cassa integrazione e, di conseguenza, la stessa città è in crisi. Tutto si impernia intorno a un incidente stradale mortale che, metaforicamente, rappresenta anche la morte e la fine di un certo modello di operaio e di potere contrattuale che, ora, non esistono più lasciando il posto a una nuova chiave di lettura senz'altro più attuale, ma anche più inquietante".