L'arbitro Massimiliano Saccani all'Antica Locanda dell'Angelo: "Amo Lucca, è molto simile alla mia città, Mantova"

14/03/2009 00:38

E' voluto venire a Lucca perché, ogni volta che si reca a Coverciano, promette a se stesso di fermarsi, ma, per un motivo o per l'altro, non ci riesce mai. E invece questa volta, prima, appunto, di raggiungere il centro tecnico fiorentino dove è in programma uno dei soliti stage per arbitri nazionali di serie A e B, Max Saccani ha svoltato per Lucca Est sulla Firenze Mare e è entrato dentro la città delle mura. "Lucca mi piace - ha confessato - è molto simile a Mantova, la città dove vivo e lavoro. E' una città piccola, a misura d'uomo, molto carina e elegante". A Lucca Saccani ha un amico di lunga data, Daniele Vanni (nella foto con Saccani e Alex Grandi di GazzettaLucchese) e una passione per la buona cucina che non gli impedisce di assaggiare qualche piatto tipico lucchese e, allo stesso tempo, di mantenere una linea invidiabile: "Devo dire che sto attraversando un buon periodo di forma - racconta - Sono contento, al di là delle polemiche fare l'arbitro è stato, per me, un sogno che ho coltivato sin da quando ero ragazzino e, a 16 anni, cominciai questa attività senza nemmeno lontanamente immaginare dove sarei arrivato". Saccani si è fermato a mangiare all'Antica Locanda dell'Angelo, il ristorante di Vito Cipolla che ha riservato un tavolo alla compagnia del direttore di gara.