Errea, il ritorno di un marchio che ha fatto la storia della Lucchese. Davide Corti: "A settembre un Lucchese Point per i tifosi"
22/08/2009 11:32
Davide Corti (nella foto con i collaboratori), dopo un anno di purgatorio, ecco che la Lucchese Libertas vestir nuovamente Errea, ossia la marca per la quale lei ha la concessione. Ci racconta cosa accaduto e, magari, con tutta sincerità.
"Non si tratta di un anno di purgatorio. Il marchio Diadora sta attraversando un momento di forte difficoltà come molte aziende italiane ma chi lo ha scelto pensava a ragione, di vestire un buon marchio. Per il resto della situazione, non c'è bisogno di sincerità...è abbastanza chiara di per sé. L'azienda Errea era il fornitore della Lucchese al momento dei problemi societari della gestione Fouzi. Come molte altre realtà, territoriali e non, è rimasta coinvolta economicamente. Nonostante questo, grazie al cambio radicale di gestione, appena si ripresentata la possibilità, l'azienda Errea, nella persona del titolare il dottor Angelo Gandolfi e del riferimento unico per la Toscana il signor Loreno Fiesoli, mi hanno dato la massima disponibilità a ricreare il connubbio, interrotto bruscamente.
Il rapporto Errea-Lucchese risale al 1994 e le due realtà hanno condiviso momenti importanti. Sarebbe stato brutto che il termine di questo lungo rapporto fosse coinciso con un evento così doloroso per i tifosi e per la città. Sono fiero per aver contribuito a ricreare, con la disponibilità e la competenza della Lucchese, nelle persone dell' avvocato Viani, del direttore Giovannini e del segretario Benedetti, questa collaborazione".
Soddisfatto di questo ritorno e dell'accordo firmato con la nuova società rossonera?
"Sono molto soddisfatto. E' un accordo triennale che ci consente di lavorare con serenità. Prepareremo dalla prossima stagione, materiale personalizzato a servizio della squadra e dei tifosi. In accordo con la società, infatti, stiamo preparando uno spazio adiacente al negozio di S.Marco, dove verrà allestito un vero e proprio "Lucchese Point". Credo che un tifoso lucchese, abbia il diritto di vedere esposto tutto l'abbigliamento della squadra, le maglie ufficiali, i gadget... ed al limite, se lo ritiene opportuno, acquistarlo. Non credo che a Lucca ci sia mai stata una possiibilità del genere. Chiediamo un attimo di pazienza e intorno a metà settembre, saremo pronti. E dopo...tutti invitati!".
La sua azienda, Studio Sport, è in crescita e lo dimostra la struttura che avete a disposizione a Mugnano, un capannone enorme dove custodite le collezioni via via che arrivano dalle aziende madri. Qual è la sua filosofia per gli affari?
"Non è un capannone enorme. E' uno spazio proporzionato alle nostre esigenze. Non sono i metri quadri che creano le aziende ma sicuramente poter lavorare in uno spazio adeguato aiuta. Per quanto riguarda la filosofia, cerchiamo di soddisfare le esigenze dei nostri clienti, con un prodotto ed un servizio adeguato, veloce ed al giusto prezzo. Il calcio e gli sport che "lavoriamo" (mettendo per un attimo da parte il tifoso che in noi) devono essere visti da noi da un'angolazione diversa dagli addetti ai lavori. A noi non interessa che il giocatore/trice metta la palla all'incrocio dei pali, schiacci dalla seconda linea o faccia canestro da tre punti, a noi ci interessa che si vesta. Questo per dire che serie A o campionato amatoriale, tutti i clienti sono uguali".
Lei ha lavorato per qualche tempo all'ufficio marketing della Lucchese insieme a Mario Santoro. Che cosa ha imparato?
"E' stata per me un'esperienza bellissima, da cui mi sono dovuto separare per lati miei caratteriali che non si sposavano bene con la situazione lavorativa. Grazie a questa esperienza sono entrato in un mondo, quello del calcio e dello sport in genere, che era a me sconosciuto. Lavorare ed essere a contatto con un mondo che ti piace stato un gran privilegio. Inoltre, grazie ad un amico, ho conosciuto tutte le peggiori "bettole" di Lucca".
Da quanto tempo non mette piede allo stadio?
"Sono mancato per molto tempo ma mi ero fatto una promessa che dovevo mantenere. Sono tornato al "Porta Elisa" in occasione dell'amichevole con l'Empoli".
E quando pensa di tornarci?
Appena ne avrò la possibilità, penso presto.
Per quale squadra fa il tifo?
"Tifo Lucchese e Juventus".
Conosce la squadra rossonera e i suoi componenti?
"Sì, come curriculum direi quasi tutti, qualcuno viene in negozio ed abbiamo avuto anche il piacere di conoscerli".
Cosa sarebbe disposto a perdere, in una scommessa, per rivedere la Lucchese in C1?
"Sarei disposto a perdere abbastanza, ma non facciamo scommesse. Godiamoci questo campionato che ci vedrà tra le protagoniste".