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Ivano Fanini, un grillo parlante che non ha paura di... nessun Pinocchio

24/09/2009 20:20

Si sta concludendo la stagione ciclistica, ma Ivano Fanini continua a sparare in mezzo al gruppo. La sua battaglia contro il doping non accenna a interrompersi, anzi, diventa ogni giorno più forte. Eppure in molti, tra cui moltissimi lucchesi, si domandano come possa, quest'uomo sempre in mezzo ai casini, riuscire a fare tutto quello che fa, dal lavoro allo sport, dalle polemiche alle battaglie giudiziarie. E per di più all'insegna della irreprensività. Ivano Fanini è, infatti, un'icona della tipica famiglia italiana, amante di tutto ciò che la rafforza, nemico di tutto ciò che la indebolisce, divorzio e aborto in testa. Ecco una intervista dove il grillo parlante dello sport italiano si racconta e si confessa dimostrando di non aver mai temuto né di farlo adesso, un qualunque Pinocchio nostrano.

Ivano Fanini lei è sempre di più impegnato a combattere la sua battaglia contro il doping nel ciclismo. Ma non si stanca mai di fare il grillo parlante?

Per adesso ho sempre la grinta di quando ho iniziato le mie prime battaglie nel 1996,  in quanto vedo che ho ottenuto buoni risultati. E’ anche grazie a me se tanti campioni che si dopavano sono stati squalificati. Se non ci fossi stato io a rompere le uova nel paniere ed attizzare continuamente il fuoco, oggi il sistema sarebbe sempre lo stesso.

Non ha paura che le succeda come nel Pinocchio di Carlo Lorenzini quando il terribile ragazzino gli scaglia contro un oggetto e lo colpisce abbattendolo?

No, non ho paura. So che faccio del bene al mondo del ciclismo e le mie denunce servono esclusivamente a tutelare la salute dei corridori, i quali nel proprio intimo sanno che è così anche se hanno paura a dichiararlo. Un giorno però, sicuramente mi ringrazieranno così come le loro famiglie (tra l’altro tanti lo stanno già facendo).

Perché non si prende una pausa e ritorna allo stadio a vedere questa Lucchese che da oltre un anno è sempre, fissa, in testa alla classifica?

E’ vero, con questa nuova dirigenza che sono apprezzati da tutti e miei amici, la Lucchese da come va, meriterebbe lo stadio pieno tutte le domeniche e anch’io dovrei trovare il tempo di venire. Spero di riuscirci prima possibile.

Lei è una sorta di stantuffo che non si ferma mai: un po' di riposo riesce a prenderselo ogni tanto? E se sì, che cosa ama fare nel tempo libero a parte sparare, giustamente, a zero contro chi vuole uccidere lo sport?

A dire il vero non è facile. Vado in ufficio alle 8:30, non mi fermo mai e quando va bene rientro a casa alle 9 di sera. Riesco a ritagliarmi qualche ora la domenica, ed allora cerco di godermi più possibile il mio nipotino. Stare con lui è il massimo del relax per me, mi ricarica in pieno le batterie.

Doping o non doping questo è il problema: lei non crede che se gli atleti si dopano è perché lo vogliono veramente? In sostanza, non pensa che sono tutti grandi e vaccinati per assumersi le responsabilità delle proprie scelte?

Non si tratta di avere la maturità per scegliere di doparsi o meno. Qui si tratta di rispettare i principi fondamentali dello sport. Competere nello sport significa gareggiare ad armi pari, con correttezza ed onestà intellettuale. Non si può avere con delle scorciatoie o peggio truffando la buona fede degli avversari, prima ancora che degli appassionati.

Il presidente Giuliani sta riportando i rossoneri verso dove qualcuno li aveva defenestrati: se le chiedessero di contribuire economicamente e come sponsor a questa avventura, accetterebbe?

In questo momento ho tanti problemi per riuscire a portare avanti la mia squadra Perfino i grandi sponsor hanno tirato la cinghia a causa della crisi economica e quindi tutto è sempre più difficile e complicato. Anch’io sono alla ricerca di nuovi sponsor.

Fra qualche settimana ci sarà la richiesta di rinvio a giudizio per il crac Lucchese Libertas 1905. Fouzi Hadi sarà, sicuramente, il principale protagonista di questa farsa-commedia-tragedia sportiva che ha ammazzato oltre cento anni di storia rossonera. Con il senno di poi, si è fatto un'opinione di cosa può essere accaduto?

Altro che senno di poi. Io l’avevo detto subito a tutti in tempi non sospetti che il siriano non la raccontava giusta. Poi le cose sono andate come avevo profetizzato e da quel momento c’è poco altro da aggiungere. Comunque non so ancora per quale motivo ha speso 10 milioni nella Lucchese. Almeno questo avete sempre detto voi giornalisti. Speriamo che la giustizia faccia luce su questa vicenda ancora oggi oscura.

Un ritratto, per quel poco o quel tanto che lo ha conosciuto, dell'ex presidente sirio-armeno, arrivato come un messia e scioltosi come neve al sole.

L’ho conosciuto solo in occasione della famosa cessione a Forte dei Marmi nell’hotel (non ricordo il nome) Mi sembrava molto disponibile, ragionevole ed in fondo di animo buono.

Mi dica, nell'ordine, quali sono le priorità nella vita di Ivano Fanini.

La famiglia, il lavoro ed il ciclismo.

Che cosa non rifarebbe se tornasse indietro?

Non mi pento di nulla di quanto ho fatto nella mia vita fino ad oggi.

Cosa, invece, farebbe e si pente di non aver fatto?

 Stare più vicino a mio figlio, invece ho lavorato troppo.

Cipollini: un amore infinito finito per rabbia, rancore, invidia o tradimento?

Per tradimento. D’altronde Cipollini non è avvezzo a rispettare nessuno. Intanto al primo round giudiziario è stato condannato al pagamento di 30.000 euro oltre alle spese legali e poi dovrà affrontare l’appello. Sono certo che verrà condannato a pagare oltre un milione di euro perché ha firmato prima un contratto che non ha rispettato, poi ne ha firmato un altro per chiudere la questione del precedente e non ha rispettato nemmeno quello. Considerato poi che si tratta del più forte velocista di tutti i tempi, credo che non ci sarà giudice al mondo in grado di non trovare danni in quello che mi ha fatto, quindi sono certo che vincerò e con i suoi soldi ci farò una pista ciclabile per i bambini.

Lei è cattolico e non ha mai nascosto il suo orientamento. Ha più volte fatto visita al Papa e ha chiamato la sua squadra Amore & Vita battendosi contro l'aborto. Inoltre è sposato da una vita. Mi tolga una curiosità: per lei è stato sempre così tutto chiaro o ha avuto, qualche volta, qualche momento di debolezza-incertezza?

Mi sono sempre piaciute tutte le più belle cose che dalla vita si possono avere e con tanto lavoro e tantissimi sacrifici le ho avute tutte. Anche se la parte dura la vivo adesso ed è quella di saperle mantenere le cose belle (che è ancora più difficile di conquistarle). Per questo lavoro duro, forse ancor di più di trent’anni fa. Ma questa è la mia vita, sono abituato a questi ritmi e credo che ormai senza certe pressioni non riuscirei più a trovare gli stimoli che mi permettono di essere quello che sono e fare ciò che faccio. Come uomo a volte avrei anche potuto fare delle ‘stupidate’ ma ho sempre seguito i miei principi che si fondano innanzitutto sul rispetto, pertanto, anche se come tutti ho avuto degli attimi di debolezza, alla fine non mi sono mai fatto soggiogare e sono sempre rimasto nel massimo della correttezza sotto ogni punto di vista.

Gazzetta Lucchese

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