Galleria Rossonera
Oltre cento anni di ritratti e personaggi
Pier Paolo Pucci, trent'anni in rossonero e tanta nostalgia: "A Lucca tornerei a piedi, ma, per ora, non ho ricevuto nessuna chiamata"
20/08/2012 12:53
Un personaggio che ha vissuto nell'ombra ma che è sempre stato legato ai colori rossoneri prima come osservatore e poi come accompagnatore delle squadre giovanili. Pier Paolo Pucci è uno di quelli che, dagli anni '90 in poi, non si è mai tirato indietro ed ha visto centinaia di partite per conto della Lucchese.
"Non voglio dire di essere stato io a scoprire i giocatori, eravamo in diversi e il merito è di tutti, ma senz'altro ho dato il mio contributo e se sono passati da Lucca giocatori come Marco Rossi, Mariani, Mattiello, Di Lorenzo per citarne alcuni, parte del merito è anche mio".
La sua avventura con la Lucchese è iniziata prima degli anni '90...
"È vero perché io, nella Lucchese, ho anche giocato all'inizio degli anni '70. Ho fatto tutto il settore giovanile con questa maglia ed ho esordito in prima squadra giocando al Porta Elisa contro l'Ascoli e Chiavari contro l'Entella. Erano i tempi di Lazzotti, Cavallotti e Volpato, come allenatori ho avuto Taglisacchi e Salar".
Poi, come è continuata la sua carriera?
"A 23 anni ho dovuto smettere di giocare ad alti livelli per motivi famigliari e sono andato a giocare nel Barga. Poi ho fatto per diversi anni il direttore sportivo per diverse squadre della Valle del Serchio".
In che ruolo giocava?
"Ero un centrocampista centrale o esterno, a seconda delle situazioni. L'importante per me era giocare con la maglia della Lucchese".
Come ha vissuto questi 20'anni di collaborazione con la Lucchese?
"Ho avuto gioie e dolori, perché ho vissuto i fallimenti di Fouzi, Giuliani e Valentini. Ma la realtà è che mi hanno sempre voluto bene tutti e sono sempre rimasto in buoni rapporti con tutti, anche al servizio della prima squadra quando ce n'era bisogno. Il sottoscritto, a Lucca, tornerebbe anche a piedi ma, almeno per il momento, non ho ricevuto alcuna chiamata".
Se dovesse dire qual è stato il suo anno più bello?
"Quello in cui ho fatto l'accompagnatore degli Allievi Nazionali con Baraldi come allenatore. Quell'anno mi sono divertito parecchio e siamo anche arrivati alle finali nazionali contro il Napoli di Insigne: una bella soddisfazione".
È sempre impegnato nel calcio?
"Certamente sì, sono il direttore sportivo del settore giovanile a Barga. In questa società sono stati ridimensionati i costi e quindi si punta molto sui giovani con l'obiettivo di farne arrivare il più possibile in prima squadra. Io mi occupo delle 5 squadre agonistiche ma non della scuola calcio, sono sempre in contatto con i tecnici e cerco di trattenere i nostri ragazzi più interessanti. A Barga stiamo facendo un buon lavoro ma la concorrenza è tanta ed è chiaro che se un ragazzo è cercato da TAU Calcio, Fortis Lucchese o addirittura dalla Lucchese è impossibile prenderlo, noi dobbiamo accontentarci degli altri cercando di farli crescere e migliorare".
Un augurio per il calcio rossonero...
"Spero che la Lucchese torni presto tra i professionisti, la Serie D è un campionato che sta un po' stretto".
Diego Checchi