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Silvio Giusti: ritratto di un diesse nato per fare questo mestiere
01/09/2007 08:58
Silvio Giusti, il giorno dopo. Il direttore sportivo della
Lucchese ha, finalmente, portato a compimento l'opera che si era
proposto quando, alcuni mesi fa, aveva assunto l'incarico
sostituendosi, con l'avallo del presidente Fouzi Hadj, alla gestione
deficitaria di risultati di Fabrizio De Poli. "Ora che è finita -
commenta il responsabile dell'area tecnica - voglio prendermi un po' di
tranquillità. Ne ho davvero bisogno. E' stata una faticaccia. La notte,
spesso, non ho dormito pensando a quello che dovevo fare. Abbiamo
cercato di accontentare l'allenatore e speriamo che i risultati ci
diano ragione. Ora ci vorrebbe davvero una vittoria a Pescara. Voglio
stare vicino ai ragazzi. E' importante, ora, stare tutti uniti e remare
nella medesima direzione."
Sono
passati pochi mesi da quando l'ex centrocampista rossonero con oltre
trecento presenze con la maglia della Lucchese, ha preso in mano,
insieme al presidente e con la collaborazione di Antonio Magli, la
gestione della società. Lo ha fatto con prudenza ragionata, se vogliamo
anche con calcolo, ma sempre attento ai meccanismi interni, a dare il
giusto peso ad ogni singolo collaboratore, a non mortificare l'impegno
di ciascuno, ma, anzi, a valorizzarlo. Non deve essere stato facile.
Sorbirsi il presidente Fouzi Hadj un giorno sì e l'altro pure, così
come sciropparsi le richieste di Piero Braglia non sono proprio i sogni
dai quali uno vorrebbe sentirsi cullato. Ma tant'è. Come ha detto il
tecnico di Grosseto, "Silvio Giusti è nato per fare questo mestiere" e,
soprattutto, lo fa con l'unico ingrediente capace, poi, di fruttare
risultati non insignificanti: la passione. Una passione, quella del
diesse rossonero, che non si sposa mai con l'avventatezza, ma, anzi,
cerca sempre di arrivare dove, spesso, non arriva tutto il resto. Siamo
convinti che tra i tanti volti nuovi sbarcati in terra lucchese, molti
sono piovuti grazie non solo all'irresistibile richiamo di mister
Braglia, ma anche per le doti diplomatiche di Giusti, il quale, se
volesse, con il suo socio di cordata Antonio Magli, potrebbe
raccontarne di aneddoti. Fouzi Hadj lo aveva detto anche in tempi non
sospetti: "Il futuro della Lucchese è Silvio Giusti."
Ora, in realtà e bruciando le tappe, è diventato il presente. Non si
può non rilevare come quest'anno, per la prima volta, ci siano stati un
capo e una coda nel condurre la campagna acquisti. Che, poi, magari
potrà anche non dare gli effetti sperati, ma questo, almeno ora, è di
secondaria importanza.
Giusti
si è dovuto distreggiare in un mondo che conosce bene, ma che non aveva
mai sperimentato direttamente nelle vesti di operatore di mercato. Un
mondo dove i soldi la fanno da padrone e dove, se di soldi non ne hai o
ne hai in quantità più o meno volutamente limitata, devi giocarti tutte
le alternative possibili. E' la prima volta, ha detto qualcuno, da
qualche tempo a questa parte, che si vede una persona sputare sangue e
metterci dentro l'anima. Uno che, ha aggiunto qualcun altro, fa solo o
prevalentemente l'interesse della Lucchese e di Fouzi Hadj. E su
questo, scusate se è poco, non abbiamo alcun dubbio. Visti anche i
precedenti.
Gazzetta Lucchese