Bertolini: “A casa si sta bene, ma il pensiero è sempre con i compagni”

26/01/2008 11:08

Alberto Bertolini è rientrato nel gruppo dopo aver scontato una giornata di squalifica ed essere rimasto a casa mentre il resto della squadra era impegnata a Martina Franca.

Una giornata di riposo ogni tanto ci vuole.

"Non era voluta, però, meglio così. La squadra ha avuto una gara difficile ed è riuscita ugualmente a venirne fuori nel migliore dei modi".

Per una persona che tutte le domeniche  è abituata a scendere in campo che effetto fa doversene stare a casa?

"Il pensiero è sempre con i tuoi compagni che sono lontani. Certo, si cerca di passare una domenica in famiglia e di pensare il meno possibile al calcio, ma non posso negarti che domenica sono stato due ore davanti al televideo":

L'anno passato eri a Monza, quest'anno alla Lucchese. La vostra vita è un continuo peregrinare. Serve a qualcosa? O alla fine siete sempre come quando avete cominciato?

"Diciamo che questo passare da una città all'altra aiuta molto a rimettersi in gioco. A Monza stavo benissimo, ma ho percepito, chiara, la sensazione che un ciclo era finito. Lucca mi piace, mi piacciono l'ambiente e lo stadio. Queste esperienze ti aiutano a crescere perché sarebbe senz'altro più facile restarsene dove ti conoscono e ti cullano".

Cosa c'è di diverso questo anno rispetto a Monza?

"Di diverso c'è ben poco, nel senso che uno dà sempre il massimo. Credo, tuttavia, che ogni stagione sia diversa dall'altra. Io ho un anno in più di esperienza ma differenze sostanziali non ne vedo. L'unica cosa che mi dispiace è che per due anni di seguito ho perso la finale dei play off".

Nella vostra vita di calciatori la famiglia è un aspetto importante.

"Direi fondamentale, perché deve stare accanto a te. Io ho sempre constatato che la famiglia ricopre un ruolo importante nella vita di un giocatore. Il "lavoro" della moglie è difficile, deve sopportare il nostro umore quando si perde. Sacrifici ce ne sono parecchi, soprattutto quando ci sono dei figli, non tanto quando sono piccoli come la mia che ha quattro mesi, ma quando vanno a scuola".

Hai qualche rimpianto?

"Non aver avuto la possibilità di giocare in serie B a Crotone dopo aver vinto il campionato".

A Crotone sarà una battaglia.

"Andiamo a giocare contro una squadra che non hai mai perso in casa, tosta, che sa giocare. Non sarà facile anche se noi stiamo abbastanza bene e venderemo cara la pelle. Il campo, del resto, è l'unico che dice sempre la verità".