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Braglia: "Dobbiamo tornare a giocare come si sa. Domenica la Lucchese non mi č piaciuta. Ora zitti e pedalare"
29/01/2008 19:36
Scoppiettante, più ironico del solito, pronto a
sdrammatizzare. Ecco il Piero Braglia che non ti aspetti alla ripresa
dei lavori dopo la sconfitta di Crotone. O al contrario, è proprio il
Braglia che invece ci si poteva immaginare. Perché il tecnico maremmano
è uomo che tiene molto in considerazione l'aspetto psicologico e cerca
sempre di agire in controtendenza per ammortizzare il clima generale.
"Con te non ci parlo più!" E' l'esordio dell'incontro con i giornalisti.
La frase, accompagnata da un sorriso solare, è rivolta a un collega
che, a detta di Braglia, ogni volta che lo intervista, la Lucchese,
regolarmente, incappa in una sconfitta la domenica successiva. "Amici
quanto ci pare, ma basta con le interviste, come pure occhio a chi
viene in trasferta e magari poi si perde". Piero Braglia è così, se
voleva sdrammatizzare le tensioni e qualche preoccupazione dopo
domenica ci riesce dalla prima battuta. Con l'arma dell'ironia e con la
scaramanzia che, inutile negarlo, un po' gioca il suo ruolo.
La
disamina della gara è amara quanto spietata: "Abbiamo perso una gara
che si poteva tranquillamente evitare di perdere. E la colpa è prima di
tutto nostra: è la Lucchese a non aver giocato come sa. Nonostante
questo, loro si sono resi protagonisti e pericolosi solo in poche
occasioni. Ecco perché non mi va giù. Bisogna tornare a pedalare, poche
chiacchiere, zitti e pedalare". Un refrain ormai celebre. "Se domenica
è mancata intensità al nostro gioco? Sì, ora la compreremo in questi
due giorni finali del mercato, come fece il povero Massimino (ex
presidente del Catania, ora scomparso ndr) che disse che avrebbe
comprato l'amalgama. Scherzi a parte - continua Braglia - domenica ne
sono mancate tante di cose, anche l'intensità naturalmente. Se delle critiche
vengono mosse i miei giocatori dovrebbero iniziare a fare come cerco di
fare io: prenderle come spunti per migliorarsi e evitare atteggiamenti
permalosi".
A proposito di giocatori, il pensiero corre subito a
Chiarini, neo acquisto rossonero, arrivato oggi al Porta Elisa per la
presentazione di rito: "Viene qua a darci una mano e sarà uno dei
cinque difensori a disposizione; evitiamo di caricarlo di troppe
responsabilità. Se sarà subito pronto? Vedremo nei prossimi giorni.
Certo, tutti sappiamo che è reduce da un infortunio serio e tenteremo
di fargli recuperare la condizione partita nel minor tempo possibile,
avendo chiaro che non possiamo pensare sia pronto e in forma smagliante
visto che in questo campionatola giocato solo alcune gare con la
primavera del Pisa che...andava a indebolire molto con la sua
presenza". Alè, anche il neo arrivato si è preso il carico (ironico) da
undici.
Incorreggibile Piero Braglia, come lui stesso ammette, in tema
di espulsioni, la terza delle quali è arrivata a Crotone: "Mi dicono
che sono incorreggibile da quando avevo quattordici anni e giocavo.
Poi, magari, ci sono allenatori che vanno fuori più di me, ma è Braglia
che ormai finisce nel mirino regolarmente. Insomma, ormai ho la nomina.
A proposito, ma cosa volete? - è la sua chiusura strizzando l'occhiolino
- per ora mi hanno dato solo due giornate di squalifica tra campionato
e coppa". Che stia invecchiando?
Fabrizio Vincenti