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Braglia a muso duro: "Non vorrei ci sentissimo appagati per quanto fatto. Vedo cose che non mi piacciono"

05/02/2008 16:26

"Non vorrei ci ritenessimo soddisfatti di quanto già fatto". Piero Braglia alla ripresa degli allenamenti va diretto a quella che potrebbe essere la causa, o una delle cause, dell'appannamento rossonero. "Dopo la sosta - continua il trainer maremmano - facciamo fatica. E non si tratta di fatica fisica, altrimenti i secondi tempi non avremmo mai benzina da spendere. Penso piuttosto che difettiamo sul piano della continuità, della cattiveria, della concentrazione. Magari facciamo venti minuti bene e poi ci perdiamo. Forse incosciamente, ma non vorrei che la rincorsa coronata dai risultati abbia provocato un certo rilassamento nei giocatori. Fermo restando che non siamo la squadra più forte e che ci sono sei sette formazioni a noi superiori". L'analisi tecnica su cosa non sta funzionando, per Braglia, poggia sulla difesa, o meglio sui gol subiti, più che su quelli non fatti: "Continuiamo a prendere troppi gol, alcuni parecchio stupidi. E la cosa mi dà molto fastidio. In avanti, tutto sommato, il gol lo troviamo sempre, anche se non abbiamo l'attaccante rapace che ti punisce a ogni piccolo errore. Certo, dobbiamo ancora vedere Guariniello all'opera, ma per me il problema nasce dai gol subiti più che da quelli non realizzati". E domenica, i rossoneri rendono visita alla Salernitana, capolista in difficoltà e fresca del cambio di allenatore:" In così poco tempo da un punto di vista tattico non credo cambi nulla con il nuovo allenatore. Ma resta il fatto che sono una squadra fortissima. Hanno talmente tante alternative da essere sicuramente la squadra da battere. Il loro calo? A volte capita, magari pensi sia tutto già in discesa e finisci per pagare quello che avevi preso forse troppo facilmente in alcune gare in cui ti era andato tutto bene. L'ho detto in tempi passati: il campionato possono solo perderlo. E comunque questo sarebbe un problema loro. Da parte nostra si può solo imparare da una squadra come la Salernitana e da giocatori come Di Napoli; imparare alla svelta e, se possibile, creare loro qualche problema". La Lucchese sarà alle prese con una formazione obbligata, viste le squalifiche di Guidi e Scalise? Braglia non è assolutamente di questo avviso:"Gioca chi si merita non chi è stato preso. Ci sono molte soluzioni, tra cui, naturalmente, i nuovi arrivati, ma non solo loro: penso a De Simone arretrato, a Azizou a centrocampo e ancora a tante altre che si possono realizzare spostando alcuni giocatori. E' presto per dire chi giocherà, dovremo valutare tante cose". Di sicuro c'è che la Lucchese, per trovare la massima concentrazione partirà venerdì e non sabato, anche se, come ricorda lo stesso Braglia "Se non si trovano concentrazione e stimoli in partite come questa è bene cambiare mestiere". Provate a dargli torto: all'Arechi saranno circa quindicimila gli spettatori.

Fabrizio Vincenti

 

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