Giusti: "Una partita trabocchetto, bravi noi a vincerla"

03/09/2007 03:03

Silvio Giusti ha scortato il presidente Hadj in questa sua prima trasferta della nuova stagione del riscatto. Un lungo viaggio nella Bentley guidata dal fido Cotrozzi. Un'occasione per condividere l'amore comune per i colori rossoneri al di fuori dei soliti clamori e, in un certo senso, a fari spenti. Di certo quella di ieri non deve essere stata, per il direttore sportivo rossonero, una giornata facile. Sarebbe bastato osservarlo attentamente in tribuna tra il primo e secondo tempo per capirne le ragioni e percepire lo stato di tensione in cui si trovava il responsabile dell'area tecnica della Lucchese, in realtà l'uomo che ha rimodellato la squadra da cima a fondo, complice Piero Braglia. Il vantaggio di un gol aveva rincuorato Giusti dopo che la cacciata di Masini lo aveva gegttato in uno stato di prostrazione e di ansia che solo una vittoria consistente e inaspettata come quella che, poi, c'è stata, avrebbe potuto annullare. Al fischio finale, finalmente, l'ansia liberata e la gioia, contenuta, per un successo che, volenti o nolenti, porta anche la sua firma. "E' stata una partita trabocchetto - dice il diesse - nel senso che se avessimo vinto, avremmo semplicemente fatto il nostro dovere, mentre se avessimo perso, sarebbe stata solo colpa nostra. I ragazzi sono stati bravi a reagire all'espulsione di Masini, dimostrando di avere carattere. Il Pescara era pieno zeppo di giovani che hanno corso a più non posso per dimostrare all'allenatore e alla società di meritarsi la conferma nella prima squadra. Questa vittoria serve perché dà morale".