Giovanni Valentini rilancia: "Dieci imprenditori locali per continuare a sognare e realizzare il progetto del Porta Elisa"

08/01/2011 08:15

Giovanni Valentini non parla spesso, ma, quando lo fa, bastano poche parole. La vicenda delle dimissioni di Giuliano Giuliani lo ha lasciato, assolutamente, indifferente o quasi. A suo avviso non ci sono problemi di sorta se non un ritardo nei pagamenti che, a tutti gli effetti, può essere considerato fisiologico e nulla più. Inoltre, per quanto riguarda la vicenda del progetto di riqualificazione del Porta Elisa, appare evidente come siano necessari, così afferma, altri soci, almeno una decina e tutti, possibilmente, lucchesi, per poter portare avanti l'iniziativa senza rischiare di dover incorrere nei soliti bastoni infilati apposta tra le ruote dai soliti rompicoglioni. Valentini sa bene che domani la Lucchese affronta una sfida determinante per il suo cammino sportivo, ma sa anche che l'occhio deve andare oltre e individuare già ora gli ingredienti per portare avanti un investimento di 40 milioni di euro. Quello che è accaduto in consiglio comunale di recente ha fatto drizzare i capelli in testa al socio di maggioranza rossonero e ai suoi compagni di cordata. "Figuriamoci cosa potrà accadere quando si dovrà votare per il progetto dello stadio!" ha commentato. Da soli, quindi, non si va avanti, ha aggiunto, a meno che non arrivino una decina di soci disposti ad affiancare la Valore di Prato e la Cipriano Costruzioni in un'avventura che non deve conoscere ostacoli se non quelli imposti, direttamente ed esplicitamente, dalla normativa specifica. Domani né Valentini né Giuliani saranno allo stadio. Valentini sarà il nuovo presidente rossonero? Se non andrà in porto il tentativo di ripresentare Giuliani, non ci sono altre strade. E Valentini, ricordiamocelo, è un imprenditore che bada, giustamente, solo e soltanto al risultato. E, al momento, non c'è proprio niente da ridere.

A. G.