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Zeman: “Vengo sempre volentieri a giocare a Lucca, ma puntualmente perdo. Decisivi i nostri errori dietro”
09/01/2011 19:29
Era dal 28 aprile 1991 che Zdenek Zeman non metteva piede al Porta Elisa, e allora, come oggi, rimediò una sconfitta (per 2-0 in favore della Lucchese), nonostante che il Foggia di cui era alla guida all'epoca, stravinse il campionato cadetto e salì in serie A. Il boemo, è risaputo, è tipo di poche parole, e molto onesto nell' analisi del match, perché non ha trovato da recriminare né per il rigore sbagliato da Insigne, né per le sette-otto nitide palle gol che i suoi giocatori si sono mangiati a due passi da Pennesi: si è preso la responsabilità di una pesante sconfitta, e in pochi lo fanno. Troppi errori dietro: è questo il motivo della sconfitta dei satanelli?
"Sì, troppi errori - esordisce il tecnico boemo - ma il calcio è fatto così. Per vincere devi costringere l' avversario a fare errori, e la squadra che difende deve cercare di evitare di essere indotta a fare errori. Oggi, purtroppo, in fase difensiva abbiamo fatto quei quattro errori e la Lucchese ne ha approfittato. D'altra parte, anche la Lucchese ha fatto tanti errori, però noi non siamo riusciti a trasformare palle-gol in gol".
L'episodio che poteva cambiare la partita è stato l' errore di Insigne su rigore?
"Penso di sì, ma non è dimostrabile. E' normale che sbagliando il rigore si va in difficoltà psicologicamente. Avevamo la possibilità di raddrizzare la partita nel secondo tempo: nella seconda frazione la squadra infatti è entrata bene in campo, purtroppo non è riuscita ad agguantare il risultato anche se le palle-gol le ha costruite".
Buono l' inserimento dei nuovi acquisti, è d'accordo?
"Sembrerebbe di sì, sono giovani di qualità, sono con noi da pochissimo tempo quindi non mi aspettavo grosse cose".
Che effetto le ha fatto tornare a Lucca?
"E' un campo che mi porta male: non riesco a fare punti qua al Porta Elisa, però ci torno sempre volentieri".
La giovane età dei giocatori del Foggia, che è la squadra più giovane di tutta la Lega Pro, incide in qualche situazione in cui servirebbe un po' più di malizia?
"Non parlerei di carenza di malizia, direi piuttosto che questa squadra ha ragazzi giovani che devono imparare e crescere. Oggi è forse sembrato in molti episodi che noi fossimo una squadra da categoria Primavera: in Primavera si gioca diversamente da come si gioca nei professionisti. Il nostro obiettivo è quello di abituarci a giocare un campionato come la Prima Divisione che non è più il campionato Primavera (nel quale il risultato ha una importanza relativa), quindi dobbiamo cercare di spingere quando c'è da spingere, e fermarsi quando c'è da fermarsi: noi ancora questi atteggiamenti non li abbiamo del tutto interiorizzati".
Che prospettive ha il Foggia per il prosieguo del campionato?
"Io sono contento della prestazione globale che la squadra ha offerto oggi: costruire otto palle gol in trasferta non è facile. Rispetto alla gara di andata conto la Lucchese, penso che oggi abbiamo fatto molto meglio come squadra nel complesso, poi, magari il risultato è il medesimo, però come espressione globale di squadra abbiamo fatto meglio. Dobbiamo cercare di continuare a crescere, io in questo credo fermamente perché la mia squadra a mio giudizio ha delle grosse possibilità di migliorarsi, grandi potenzialità, e quindi spero che si riesca a tirar fuori quello che ancora non abbiamo espresso".
Insigne rimane o va via?
"E dove va? Ora torna a Foggia col pullman. Se rimane lui il rigorista? Dipende, ne parleremo, perché ha fatto già due sbagli ed entrambi abbastanza pesanti".
Andrea Brunicardi