Valentini parte con le consultazioni per il nuovo presidente e per eventuali ingressi in società. Le reazioni dei politici chiamati in causa per traghettare il club verso la nuova proprietà

19/01/2011 10:26

Giovanni Valentini, presidente del gruppo Valore di Prato ossia del socio di maggioranza della Lucchese Libertas 1905, ha iniziato una sorta di giro di consultazioni con gli azionisti della società immobiliare e con alcuni personaggi rappresentativi del mondo imprenditoriale e commerciale lucchese. Due gli obiettivi: da un lato individuare alla svelta la persona cui proporre l'incarico di nuovo presidente della Lucchese dopo le dimissioni di Giuliano Giuliani; dall'altro sondare il terreno al fine di trovare persone affidabili disposte a subentrare al Gruppo Valore acquistandone le quote.

In dote, la cordata dei pratesi porterebbe non solo il progetto stadio legato alla ristrutturazione del Porta Elisa, ma anche la richiesta dell'impianto fotovoltaico che andrebbe realizzato sui campi di San Donato, di proprietà della Lucchese medesima, per produrre energia elettrica. I tre nomi piovuti dalla città laniera - Lido Moschini, Luca Leone e Marco Agnitti - hanno appreso della loro possibile, eventuale candidatura dalle pagine del nostro quotidiano.

E hanno commentato. "Sono onorato - ha detto l'assessore comunale allo Sport Lido Moschini - che abbiano pensato al sottoscritto. Se hanno individuato in me una persona che può contribuire a risolvere certe situazioni, la cosa non può che farmi piacere. Sono assolutamente a disposizione e per me sarebbe un grande onore".

Più cauto, invece, il giudizio di Luca Leone: "Direi che, innanzitutto, bisogna trovarcisi e capire la situazione. Valentini non lo vedo da tempo e ho avuto solo occasione di scambiarci gli auguri di Natale. Della situazione societaria non so alcunché, sono contento della fiducia che ripone in me la società, ma vorrei prima capire come stanno le cose e, magari, parlarne con il sindaco. Ovviamente per me, che sono tifoso da sempre, sarebbe una grande gioia".

Realista, ma contento, l'ex presidente del consiglio comunale di Lucca Marco Agnitti (nella foto): "Sono onorato che qualcuno abbia pensato a me, ma non credo di essere la persona giusta, al calcio, infatti, ho sempre partecipato come politico o tifoso. Bisogna avere delle competenze anche se è vero che non dobbiamo giocare certamente al calcio. Io ho imparato a capire quello che so fare bene o meno bene e il mondo del calcio è una realtà alla quale ho partecipato sempre in modo indiretto. Quanto a Valentini, lo stimo sia come persona sia come imprenditore".

Ma che cosa pensa, di tutto questo bailamme, l'ex numero uno di viale San Concordio, Giuliano Giuliani? "No comment - risponde - Sono in Francia per lavoro e, per quello che mi riguarda, posso solo dire che il 21 gennaio, venerdì, ci sarà l'assemblea dei soci e vedremo cosa deciderà il gruppo Valore. Moschini, Leone e Agnitti? Tre persone assolutamente al di sopra di ogni sospetto".

Giovanni Valentini sfoglia la sua margherita, ma lo sguardo va oltre, ad esempio verso Palazzo Bernardini, sede dell'Associazione Industriali della Provincia di Lucca. Voci di corridoio dicono che il presidente Guidi abbia telefonato al presidente di Valore concordando un appuntamento. Si tratta, però, di una indiscrezione, nulla di più. Da Prato si guarda con fiducia e interesse anche alla giovane imprenditoria lucchese e al presidente dei giovani imprenditori della provincia Nicola Giannecchini, già in un recentissimo passato tra i primi a sottoscrivere la tessera Vip della Lucchese e un contratto di sponsorizzazione pubblicitaria.

Di sicuro Giuliani non sarà più il presidente del sodalizio rossonero almeno fino a quando, dall'altra parte, ci sarà un socio di maggioranza come il gruppo Valore. I rapporti tra i due soci sono tutt'altro che idilliaci. Quanto al mercato, non ci sembra che a Prato siano disposti a sborsare un euro in più di quanto già preannunciato dagli impegni sottoscritti né, a quanto sembra, Giuliani pare disposto a anticipare soldi. Per cui, si andrà avanti come è stato fatto fino ad oggi: si vende e si compra con quello che si ha.

AG