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La Lucchese si ama... anche a scuola. L'incontro dei rossoneri con i ragazzi dell'Istituto Pertini
14/02/2008 17:42
Stamani sono ripresi gli incontri dei giocatori rossoneri con i
ragazzi delle scuole della Lucchesia. E stavolta, per la prima volta, è
toccato a una scuola secondaria superiore: l'istituto "Sandro Pertini".
La Lucchese era presente in forze con alcuni dei suoi giocatori più
rappresentativi, a partire da capitan Masini, accompagnato da Renzetti,
Giglio e Castelli. Per la società erano presenti il consigliere
Giovanni Torre e il responsabile per la sicurezza Enrico Luchi.
L'ingresso dei nostri è stato modello stadio: oltre cento tra ragazzi e
ragazze che li ha accolti con boati e applausi. Nonostante questo, alla
domanda di Luchi su quanti fossero gli studenti che abitualmente
seguano la Lucchese le mani alzate sono state poche. Segno, per meglio
dire conferma, di un legame che va ricostruito con la città, a partire
proprio dai giovani. Ed è su questa strada che la Lucchese si sta
muovendo da inizio stagione e non intende certo deflettere: anche
domenica prossima i ragazzi del Pertini - come gli studenti di tutti
gli istuti visitati in precedenza - avranno la possibilità di
asssistere gratuitamente alla gara con la Sambenedettese. A questo
annuncio l'atmosfera si è, da buoni lucchesi, scaldata. E' partita poi
la sequenza di domande che ha visto Simone Masini nelle vesti di
mattatore. A lui è stato chiesto innanzitutto quale fosse il gol più
bello realizzato in carriera. Sentite lui: "Quello al Pisa nel derby,
ma il gol più bello conti di farlo in questo campionato" . A buon
intenditor...
Sempre al Maso è capitata una domanda di quelle pesanti,
riguardante l'eredità lasciata da Toni Carruezzo e cosa il centravanti
brindisino ha lasciato, Simone commenta così: "Ci ha insegnato davvero
tanto, iniziando dalla capacità di assumersi tutte le responsabilità.
Ora, senza lui, siamo giocoforza tutti più responsabili di quello che
facciamo".
Ma a infiammare ulteriormente la platea ci pensa Paolo Castelli quando
senza mezzi termini dice che "Lucca ha ben poco da invidiare alle altre
città e io ne ho girate parecchie". Sempre al portierone rossonero
viene rivolta la prima domanda sull'argomento spinoso per eccellenza:
la violenza negli stadi. Per Castelli anche i giocatori possono fare
qualcosa: "Ovvio che non possiamo fare tantissimo, ma, per esempio,
possiamo evitare di aizzare la gente con i nostri atteggiamenti e
dimostrare in ogni momento che il calcio è solo uno sport e che non si
deve assolutamente andare oltre".
A Beppe Giglio, primo anno a Lucca, i ragazzi chiedono se dal
campo i giocatori sentono il tifo, cosa provano, che idea si è fatto
della tifoseria rossonera: "Certo che si sente eccome, c'è si vede e si
sente. Peccato che a volte mi pare non sia troppo unito per la
divisione nei due settori, ma l'incitamento lo sentiamo e ci carica
molto". A Francesco Renzetti qualcuno chiede cosa si prova a fare gol,
a lui che con i gol ha un appuntamento che continua a essere rimandato:
"Io sono il meno indicato perchè di goal ne faccio davvero pochi!
Scherzi a parte, comunque penso che il goal è qualcosa che ti
ricompensa di tutti i sacrifici che hai fatto. Fare goal è un'emozione
stupenda".
I ragazzi, i piu' timidi in assoluto di tutte le scuole sino ad oggi
incontrate, chiedono qualche considerazione a Masini sul settore
giovanile rossonero dal quale proviene: "E' da 11 anni che sono nel
settore giovanile, anche altri come Magnani e Guidi provengono da lì.
Non scordiamoci che dal nostro settore giovanile sono stati sfornati
ottimi giocatori come M. Rossi e Vannucchi. Ritengo che sia un ottimo
settore giovanile."
Poi è la solita, bellissima scena dell'assalto finale a caccia
degli autografi, di una battuta, di un incoraggiamento per i rossoneri.
Domenica i ragazzi del Pertini, siamo pronti a scommetterci, ci saranno
tutti, a incoraggiare la Lucchese. E tra quindici giorni si replica,
sempre con un altro incontro al Pertini.
Alessio Grandi
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