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L'avvocato Vincenzini al lavoro per studiare come rilevare il pacchetto di maggioranza della Lucchese: differenti valutazioni tra chi dovrebbe cedere e chi vorrebbe entrare. Intanto la data del 15 febbraio, giorno ultimo per regolarizzare le pendenze, inizia ad avvicinarsi
25/01/2011 11:32
Sono giorni intensi in casa rossonera, sotto il profilo societario. Il gruppo di imprenditori rappresentati dall'avvocato Ugo Vincenzini stanno attendo un primo riscontro da parte del legale per capire il valore della società di viale San Concordio e la situazione dei conti.
Vincenzini si è riservato un paio di giorni per valutare le carte e riferire alla cordata degli imprenditori di cui farebbero parte, ma non solo, anche Alfredo Susanna e Camillo Auricchio, entrambi già impegnati nello sport, rispettivamente nel basket e nella pallavolo. A questi, come detto, si aggiungerebbero altri imprenditori, tutti comunque intenzionati a rilevare singolarmente una quota relativamente modesta (alcuni anche intorno al 5%) del pacchetto in mano alla Valore di Prato pari all'80% del totale del capitale.
In sostanza, si tenterebbe di ripetere a grandi linee l'esperimento che ha caratterizzato il Lumezzane, ovvero una gestione quasi paritetica di un gruppo di imprenditori tra i quali Giuliano Giuliani (nella foto) dovrebbe fare la parte del capofila, molto probabilmente aumentando la sua quota oggi ferma al 20% del capitale. E, a quel punto, non sarebbe da escludere un suo ripensamento circa l'incarico di presidente. Giuliani alla Lucchese ci tiene, anzi la passione è aumentata nel corso degli anni, e ci conta per portare in fondo il progetto stadio.
Sul progetto gravano in partenza due incognite. La prima è l'iter di approvazione della variante per lo stadio e della successiva convenzione tra Comune e Lucchese Libertas. Pare sin troppo ovvio che gli imprenditori che si stanno avvicinando, e a cui potrebbero aggiungersene altri, mirano prima di tutto alla possibilità di realizzare l'ammodernamento del Porta Elisa e in subordine allo sfruttamento per la produzione di energia solare dei campi di San Donato in questo momento iscritti a bilancio nel patrimonio della società rossonera. Da questo punto di vista, nei palazzi comunali si ostenta ottimismo.
L'altra incognita, e le prime schermaglie sono già un dato di fatto, sarà sul prezzo per la cessione del pacchetto in mano a Valore. La società di Prato non intende certo svenderlo, anche perché in questi quasi tre anni di gestione ha contribuito sostanziosamente alla copertura dei costi, appunto nella misura dell'80%. Facile capire che si tratta di qualche milione di euro.
D'altro canto la cordata che si sta profilando fa riferimento al valore di mercato della Lucchese e non tanto delle somme spese in passato per ripianare i bilanci. Schermaglie come se ne ritrovano in qualunque trattativa che si rispetti? Può darsi, ma resta il fatto che, a un certo punto, le due parti devono riuscire a trovare un punto d'incontro. Anche perché le scadenze di metà febbraio incombono: o faranno fronte ad esse gli attuali proprietari, oppure chi si sta affacciando in questi giorni. Alternative non ne esistono. O meglio, ce n'è un'altra ancora: si chiama penalizzazione in classifica.
Gazzetta Lucchese