Oltre settanta società all'incontro di metà campionato con gli arbitri della Lega Pro: decisa maggiore severità per le trattenute in area di rigore

25/01/2011 19:35

C'era davvero tutto il gotha delle autorità calcistiche nazionali, quest'oggi, nell'aula magna del centro di Coverciano dove si è tenuta la consueta riunione di metà campionato tra gli arbitri e i dirigenti dei club di Lega Pro. A condurre l'incontro il presidente della Figc Giancarlo Abete, il presidente della Lega Pro Mario Macalli, il presidente dell'AIA Marcello Nicchi e il designatore per la Lega Pro Stefano Farina, entrambi ex arbitri di serie A.

L'incontro che ha visto la presenza di una settantina di società - la Lucchese era rappresentata dal diesse Paolo Giovannini - è stato tanto interessante quanto lungo: oltre 3 ore complessivamente.

Tanti i temi dibattuti, a partire dal ringiovanimento dei ranghi arbitrali, un argomento che in passato ha fatto più volte storcere la bocca a molti dirigenti sportivi convinti di essere stati penalizzati dalla mancanza di esperienza dei giovani fischietti. Nicchi e Farina hanno ribadito l'improcastinabilità della scelta, fatta soprattutto per fare crescere gli arbitri e preparli ai contesti ancora più difficili dei campionati maggiori. Una scelta che, comunque, sta pagando.

Parecchie anche le domande formulate dai dirigenti, ma, va detto, in un clima di sostanziale serenità. A riavvivare l'atmosfera, il richiamo ad una maggiore attenzione alle trattenute in area di rigore, dove, dopo un inizio piuttosto fiscale, si sono, come dire, allargate le maglie finendo per sanzionare raramente quei tipi di falli. Da febbraio, questa l'indicazione dei vertici arbitrali che ha sostanzialmente trovate concordi le società, ci sarà maggiore attenzione e dunque maggiore probabilità che vengano fischiati calci di rigore per trattenute. I difensori, a partire da quelli rossoneri, sono avvertiti.

Gazzetta Lucchese