Indiani ci crede: "Se ripetiamo la gara di Terni, possiamo farcela, anche se il Cosenza è un'incognita visti i numerosi cambiamenti. Il nostro mercato? Giovannini ha fatto il massimo vista la situazione societaria"

04/02/2011 17:30

Paolo Indiani non ama l'incertezza che aleggia intorno alla sosta del campionato. Del resto la sua squadra stava girando più che bene dall'inizio del nuovo anno sino alla pausa. A questa incertezza, in vista della trasferta di domenica a Cosenza, si aggiunge l'incognita costituita proprio dalla squadra calabrese. Nuovo allenatore, o per meglio dire una vecchia conoscenza dei cosentini, mister Toscano giunto nell'ultima gara prima della pausa, larga parte della squadra rivoluzionata con un via vai di partenze davvero notevole, senza considerare che il club rossoblù vive un momento di empasse anche da un punto di vista economico con il recente deferimento della Procura Federale per non aver ottemperato a tutti gli obblighi.

Insomma, un rebus. Come ammette lo stesso tecnico rossonero: "E' tutto diverso da prima, sono come un'altra squadra: io li vidi qui a Lucca all'andata e di quella formazione restano cinque titolari senza considerare che nemmeno l'allenatore è il solito. Ma, va detto, non mi pare che stiano smobilitando: sono arrivati giocatori da serie B e nella formazione allenata da Toscano ci continuano ad essere elementi del calibro dei fratelli Fiore. Certo hanno cambiato molto".

Pronostico dunque difficile, ma Indiani ha una speranza. Forse anche qualcosa di più: "Se saremo bravi a difenderci, credo che potremo fare bene come a Terni: anche domenica insomma ce la potremmo fare. Ci spero e ci credo. Di sicuro un piccolo vantaggio che avremo sarà dovuto proprio dal fatto che siamo più squadra di loro: molti dei nuovi arrivi si allenano da pochissimo con i rossoblù. Se hanno difficoltà a fare gol in casa? Ho visto, eppure è strano se si considera il valore dei suoi attaccanti".

A proposito di attaccanti il pensiero, e la domanda, va subito alla nuova coppia rossonera Marotta-Crocetti: "Il nuovo arrivato non ha le caratteristiche di Biggi e dunque va messo nelle condizioni per rendere, ovvero nei pressi della porta dove mi pare possa dare il meglio del suo repertorio. L'intesa con Marotta? Aspettiamo il responso del campo prima di parlare con l'augurio che non si debba modificare la posizione di Marotta che sta andando benissimo. Mi sembra comunque che una soluzione si possa trovare: sono ottimista. Il resto del mercato? Il direttore Giovannini ha davvero fatto massimo di quello che si poteva fare in questa situazione societaria. Alla luce di quanto appena detto, sono soddisfatto. Pani? E' indietro nella condizione, verrà con noi ma non potrà certo partire dall'inizio. Del resto si sapeva e visto il nuovo infortunio di Costantini, meno male che è arrivato un altro centrocampista".

Le battute finali sono sul mercato e sul concetto più volte espresso dal tecnico rossonero: dopo gennaio inizia un altro campionato: "Alcune hanno rivoluzionato l'organico. Prima fra tutte il Pisa, che ha acquistato in modo mirato 8 giocatori, ma anche l'Andria ha cambiato pelle. Altri, come noi, si sono limitati a fare dei cambi fisiologici, mentre le tre di testa, Nocerina, Atletico Roma e Benevento, si sono ulteriormente rafforzate: sono destinate sempre più a fare un campionato a parte".

Gazzetta Lucchese