Sviluppi societari, Giuliani ci crede: "Sono ottimista e mi auguro subentri qualcuno che voglia programmare: noi restiamo di sicuro. Io allo stadio? Non voglio creare imbarazzi ma le partite le vedo, magari dietro la porta di un magazzino"

02/02/2011 10:29

Il futuro della Lucchese è appeso a un filo. Più o meno lungo e che non si misura in metri, ma in settimane, mesi al massimo. Tutto dipenderà dalla nuova cordata, se ci sarà e se, soprattutto, rileverà le quote di proprietà della Valore di Prato. La sensazione è che qualcosa, all'interno del sodalizio rossonero, si sia, irrimediabilmente, rotto e che l'atmosfera di serenità e di condivisione esistente fino a qualche tempo fa sia, soltanto, un lontano ricordo.

A Milano Giovannini si è fatto in quattro e anche in otto per portare a casa un po' di soldi e tenere la barca pari. Questo piccolo, grande direttore sportivo, capace di prendersi sulle spalle una baracca che fa acqua da tutte le parti, è stato l'unico a credere nel proprio lavoro e nella possibilità di riuscire a portare avanti quello che, altrimenti, non avrebbe potuto fare altro che cadere all'indietro. E' vero, ha commesso degli errori, ma in questo mercato di gennaio si è ampiamente riscattato.

Per il resto c'è Giuliano Giuliani, ex presidente ed ex consigliere di amministrazione, tifoso accanito e mai domo, ma, ormai, deluso e amareggiato per il comportamento del socio di maggioranza che, dopo aver annunciato in lungo e in largo la disponibilità a portare avanti il progetto, si è, più o meno legittimamente, fatto da parte. "Nessuna frattura tra me e Valentini - dice Giuliani - C'è soltanto la consapevolezza, mia e sua, che il Gruppo Valore vuole vendere le proprie quote. Ne ha il diritto e nessuno può essere obbligato a fare ciò che non vuole. Io mi auguro che subentri un nuovo socio e che, con lui, si possa riprogrammare il futuro. Sono ottimista. Se non mi vedete allo stadio è perché non voglio creare imbarazzo a nessuno. Magari guardo la partita dietro la porta del magazzino o da qualche altra parte. Io ho detto e ribadisco che non venderò le quote della Lucchese che detiene la Cipriano Costruzioni. Più chiaro di così".

Il Gruppo Valore ha iniziato a far pervenire nelle casse della Lucchese un po' di quell'ossigeno necessario a mantenere in vita il sodalizio, calciatori in primis. Non è tutto, ma ci sono anche un po' di soldi racimolati dal buon Giovannini nel capoluogo meneghino. Dispiace, ma la separazione tra i due soci della Lucchese è un dato di fatto incontrovertibile. Giovanni Valentini ha sul tavolo alcune trattative che lo porteranno a cedere, sicuramente, la propria quota. Se, del resto, dovesse ciò non avvenire, a giugno tutti i soldi investiti da Cipriano Costruzioni e dalla stessa società immobiliare pratese, andrebbero ai pesci. Prima, quindi, di perderli, ci penseranno su tutti, Valentini in testa.

Quanto al prossimo presidente, Giovannini non lo sarà, anche perché, a quanto dice lui stesso, di gatte da pelare ne ha già avute parecchie. Certo, come Garibaldi a Teano, di fronte a una richiesta della società, non potrebbe che rispondere 'Obbedisco', ma ciò non accadrà o, meglio, se dovesse accadere sarebbe davvero l'ultima delle possibilità. Entro il 30 marzo ci saranno novità? Probabile, anzi, augurabile. Un invito a tutti, occhio a come vi muovete, Lucca e i tifosi vi guardano, vi rispettano, vi comprendono, ma niente panegirici né prese per i fondelli. Da una parte e dall'altra.

Aldo Grandi