Giovannini: "Una bella giornata bagnata dall'esordio di tanti ragazzi. Un voto al sottoscritto? Nessun voto, avrei potuto difendermi qualche tempo fa, ma ho preferito il silenzio e il lavoro"

06/02/2011 17:04

Questo piccolo, grande direttore sportivo che da tre anni è al timone della nave rossonera, si è levato, oggi, qui a Cosenza, un bel sasso dalle scarpe. Criticato e, persino, sbeffeggiato all'indomani della catena di sconfitte conclusasi con l'esonero di Favarin e l'ingaggio di Indiani, Paolo Giovannini ha tenuto duro e se, anche, avrebbe potuto e voluto dire a tutti quel che pensava, ha preferito tenere la bocca chiusa e riservare fiato e tempo al lavoro. Lasciato, negli ultimi tempi, sostanzialmente, solo, dalla società la cui proprietà era in tutt'altre faccende affaccendata, si è rimboccato le maniche e ha preso per mano la squadra portandola fuori dalle sabbie mobili in cui si trovava.

Contento della vittoria?

"Inutile negarlo, certamente".

Crocetti ha anche segnato una doppietta...

"Sono felice per lui, ma quel che conta, più dei singoli, è la squadra nel complesso per cui sono senza dubbio più contento di come è andata a finire questa partita perché abbiamo vinto".

E poi?

"Poi sono contento anche perché si è trattata di una gara bagnata con l'esordio di alcuni giocatori come Marchetti, lo stesso Crocetti, Hemmy, Pani. E' stata, indubbiamente, una bella giornata. Mi è piaciuta, inoltre, la volontà del gruppo di uscire dab una situazione di classifica che, prima della sosta natalizia, non era certo delle migliori".

La squadra gira, la società un po' meno.

"Diciamo che questa bellissima giornata fa il paio con le recentissime assicurazioni della società che ha, così, mantenuto le promesse. Tutto fila bene. Certo, se non fossimo riusciti a invertire la rotta la situazione si sarebbe fatta pesantissima".

Che voto si darebbe?

"Nessun voto. Ho sempre cercato di svolgere il mio lavoro in maniera corretta. Avrei potuto, legittimamente, difendermi dalle critiche e dalle considerazioni altrui, ma ho preferito impegnare testa e tempo per raccogliere dei risultati per la società. Il mercato ad esempio? Avremmo anche potuto prendere dei giocatori svincolati, ma ora, magari avremmo probemi di soldi come il Cosenza che, a quanto pare, ha 34 giocatori con contratti onerosi e non sa come fare".

Aldo Grandi