Domani pomeriggio l'incontro tra la cordata Vincenzini-Susanna-Auricchio e Giovanni Valentini. Sul tavolo la proposta di rilevare l'80 per cento delle quote della Lucchese

24/02/2011 08:36

Ci siamo. Era ora. Domani pomeriggio, a meno di clamorose quanto inopportune - per tutti - modifiche dell'ultimora, Giovanni Valentini, in rappresentanza del Gruppo Valore Spa socio di maggioranza della Lucchese Libertas 1905, incontrerà l'avvocato Ugo Vincenzini e i suoi due assistiti, gli imprenditori Alfredo Susanna e Camillo Auricchio. Ma la novità non è tanto o, meglio, non è solo la certezza dell'appuntamento e già non sarebbe, di questi tempi, cosa da poco. La vera sorpresa è che la cordata interessata alla Lucchese si presenterà con un'offerta-proposta concreta tendente a rilevare l'intero pacchetto di quote, l'80 per cento, detenuto dalla società immobiliare pratese.

Così, come aveva dichiarato solo 48 ore fa l'Architetto dopo aver letto l'intervista esclusiva del nostro quotidiano ai tre moschettieri della Pallacanestro Lucca (Susanna, Vincenzini e Auricchio), finalmente ci si mette seduti al tavolo e si parla di cifre. A questo punto l'incontro di venerdì diventa, sicuramente, un primo banco di prova per sapere il prezzo al quale la cordata è disposta a comperare e quello a cui Valentini è disponibile a vendere.

Il Gruppo Valore ha fretta di cedere le quote e il consiglio di amministrazione in carica scadrà il 31 marzo, fra poco più di un mese. Per quella data dovrebbe essere effettuato il passaggio di quote con conseguente subentro e nomina di un nuovo cda con tanto di nuovo presidente. Questo Vincenzini lo sa bene e da volpe navigata qual è, è pronto a sbattere sul tavolo una proposta che, pur senza indispettire l'interlocutore, riesca a raggiungere l'obiettivo immediato di un subentro.

A nostro modesto avviso le parti, almeno fiutando a naso, sono distanti, ma, come ha detto Valentini, intanto facciamo un'offerta e partiamo da un dato di fatto preciso. L'improvvisa, apparente e sostanziale frenata della cordata di Auricchio-Susanna è stata determinata dalla consapevolezza di essere giunti, dopo qualche chiacchiera di troppo, al momento cruciale della trattativa.

Aldo Grandi