Giovanni Valentini e Ugo Vincenzini concordi: "E' stato fatto un ulteriore passo in avanti. Abbiamo buttato giù la bozza di uno schema contrattuale. La prossima settimana ci rivedremo per parlare di cifre"

26/02/2011 09:04

Su una cosa sono, tutti, concordi. L'incontro di ieri pomeriggio tra i tre moschettieri Vincenzini, Susanna e Auricchio interessati ad entrare nel capitale sociale della Lucchese e il presidente di quest'ultima Biagioni, unitamente all'Architetto, all'anagrafe Giovanni Valentini presidente del Gruppo Valore spa socio di maggioranza con l'80 per cento delle quote, è stato 'un ulteriore passo avanti'. Se c'erano delle perplessità iniziali, dunque, sono state fugate da questa seconda tappa nel corso della quale, come, del resto, avevamo annunciato su queste pagine, le parti si sono, reciprocamente, venute incontro. Era, del resto, l'unico modo per raggiungere un punto di partenza dal quale, poi, spiccare il salto finale che conduca oltre la barriera. Infatti, l'avvocato Vincenzini e Valentini si sono dati appuntamento per la prossima settimana, dopo che si sarà tenuta l'assemblea degli azionisti della Valore Spa, per mettere nero su bianco le cifre di questo affaire. Giovanni Valentini, tuttavia, al termine della riunione ha voluto sottolineare un aspetto, a suo avviso, di straordinaria importanza: "I miei interlocutori che ho apprezzato sin dall'inizio, hanno capito che non è possibile scindere la squadra dal progetto Lucchese che abbiamo portato in dote sin dall'inizio e per il quale, amministrazione comunale compresa, è stato fatto tutto ciò che è servito per arrivare fin qui. Loro, probabilmente, avrebbero voluto separare la squadra dallo stadio e dal fotovoltaico, non essendo questi ultimi progetti già giunti a compimento o quasi. Abbiamo dovuto spiegare che non ci sono possibilità in tal senso. Non si può scorporare la squadra dal progetto stadio".La frase chiave di questa assise, sia pure di dimensioni contenute, è stata quella di 'schema contrattuale'. In sostanza le parti hanno buttato giù una bozza di schema contrattuale che dovrà essere riempito nel prossimo appuntamento quando, finalmente e fatalmente, si parlerà di argent. "Io ho capito benissimo - ha aggiunto Valentini - i dubbi e le perplessità di questa cordata in merito allo stadio e al fotovoltaico e li comprendo trovando giuste le loro osservazioni. Tuttavia, per noi, il tema fondamentale di tutto resta il progetto Porta Elisa e il fotovoltaico, nel senso che nostro obiettivo così come, all'origine, era del Comune, è quello della patrimonializzazione della squadra, per metterla in condizione, negli anni a venire e dopo che noi non ci saremo più, di poter sopravvivere senza dover correre il rischio di un fallimento o di finire alla mercé di un qualsiasi avventuriero"."Siamo soddisfatti - ha detto l'avvocato Vincenzini - Siamo arrivati ad una fase cruciale della trattativa, in cui, da un momento che potremmo definire conoscitivo siamo passati a un momento operativo. Abbiamo tutti capito che è necessario articolare questa proposta, attraverso uno schema contrattuale che preveda diversi stadi di realizzazione a seconda del progredire del progetto medesimo. Abbiamo trovato comprensione dall'altra parte e sono convinto che, insieme, potremo raggiungere l'obiettivo. Ci rivedremo presto e sarà allora che metteremo nero su bianco, ossia i numeri. Credo che l'architetto Valentini abbia capito che esiste, sinceramente, la nostra volontà di subentrare nelle quote della società rossonera per portare avanti i nostri progetti. E' stato, veramente, un ulteriore passo in avanti".Aldo Grandi