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Tambellini del Pd presenta una interrogazione al sindaco di Lucca: "I destini della città e della Lucchese non si discutono in un caffè, ma nelle sedi opportune"
09/03/2011 08:12
Un paio di settimane fa, nei meandri della società di calcio Lucchese Libertas 1905, qualcuno ebbe a domandarsi la ragione di tanta opposizione al progetto ristrutturazione del Porta Elisa da parte dell'opposizione in Consiglio comunale e, in particolare, da Alessandro Tambellini che, del Pd, è capogruppo. Nemmeno il tempo, quindi, di porsi questo quesito al quale nessuno è, ancora, riuscito a dare una risposta ed ecco che, all'indomani dell'intervista apparsa sul nostro giornale on line a Marco Chiari dopo l'incontro in un locale del centro storico avuto con Giovanni Valentini e l'architetto del Comune Tani, il consigliere comunale ha presentato al sindaco una interrogazione che, testualmente, recita: Su tutte le testate della stampa locale è apparsa nei giorni di domenica 6 marzo e di lunedì 7 marzo la notizia che entro fine mese – riporto testualmente, prendendo a caso da un giornale - “sarà pronto il progetto definitivo dello stadio. Quindi l'agenzia Praxi, per conto della Lucchese, determinerà il valore del diritto di superficie e si passerà a discutere la convenzione di 99 anni per l'uso dello stadio, sulla quale è già in essere un protocollo d'intesa tra il Comune di Lucca e la società rossonera.” Sempre stando alla stampa, già sono in corso accordi per il trasferimento di attività di grande distribuzione nell'area del Porta Elisa, ma non è chiaro se si tratti di iniziative che procedono da precisi affidamenti dati dal Comune oppure da iniziative in proprio della società Lucchese Libertas. Visto che il Consiglio Comunale ha finora solo e semplicemente adottato una variante realtiva alle quantità funzionali massime utilizzabili nell'area dello stadio Porta Elisa; la interrogo per conoscere quanto segue: esiste un protocollo di intesa tra il Comune di Lucca e la società Lucchese Libertas in relazione alla trasformazione e alla concessione d'uso (per 99 anni) dello stadio Porta Elisa? E nell'affermativa, da chi è stato deciso?.
"Abbiamo inoltrato l'interrogazione e abbiamo richiesto copia del protocollo di intesa tra Comune e Lucchese Libertas (se esiste) - ha aggiunto Alessandro Tambellini - nell'interesse stesso della società di calcio e dello sport lucchese - due cose che ci stanno molto a cuore - passaggi delicati e complessi come quelli di cui stiamo parlando non possono avvenire con protocolli d'intesa, di cui non conosciamo alcunché e che non sappiamo in base a quali indirizzi siano stati formati. Per quel che è nella nostra conoscenza, sul versante degli indirizzi, esiste solo un ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale, col quale si giudica rilevante per la città il futuro della Lucchese. Come da questo si possa arrivare a protocolli che autorizzino a prendere contatti con le società di grande distribuzione per lo spostamento allo stadio di centri commerciali esistenti è da chiarire. Nello stesso modo, crediamo, che non si possano stabilire intese di rilievo nei caffè cittadini. I luoghi dove si discutono gli interessi che rigurdano l'intera cittadinaza sono altri; sono quelli dove quel che si dice e decide è pubblico e resta agli atti. Come tutti ben sappiamo".
Sarebbe stato sufficiente, tuttavia, leggere, attentamente, il testo dell'articolo, per comprendere che le società della grande distribuzione come Esselunga, Coop e Conad (gruppo Leclerc) hanno avuto contatti non con il Comune, bensì con il socio di maggioranza della Lucchese Libertas 1905 ossia il Gruppo Valore di Prato. Quanto all'interesse di Tambellini per la Lucchese e lo sport lucchese in generale, forse farebbe bene a prendere esempio, per quel che può valere e senza dare alcun giudizio di merito, dai soldi che, fino ad oggi, proprio gente come Valentini, Giuliani, Auricchio, Susanna e Vincenzini hanno investito, in un modo o nell'altro, per un motivo o per l'altro, nella pallacanestro e nel calcio cittadini. Poi, magari, potrebbe anche discuterne.
Al. Gra.