Porta Elisa News
Tutte le notizie sulla Lucchese Calcio
Tessera del tifoso sempre più senza senso: da febbraio il Viminale ha attivato il collegamento che consente di emettere biglietti e abbonamenti solo a chi non è nella lista "nera" del ministero
09/03/2011 13:46
La tessera del tifoso è davvero sempre più l'ennesima anomalia tutta italiana. E le ragioni che stanno alla base della sua introduzione tendono a scolorire di giorno in giorno. Almeno quelle legate all'ordine pubblico. Dal primo febbraio, infatti, il ministero dell'interno, che nel suo massimo esponente, il ministro Maroni, trova il principale sostenitore della contestata tessera, ha comunicato a tutte le società di calcio professionistiche, ovvero di serie A, B e di Lega Pro 1 e 2 che, finalmente, era stato reso operativo il collegamento che consente alle società, o meglio alle aziende emettitrici dei tagliandi, di vedere in tempo reale eventuali motivi ostativi al rilascio di abbonamenti e di biglietti (vedi il documento originale nella foto).
In pratica, da un qualunque punto vendita è possibile verificare se il soggetto richiedente è stato destinatario di provvedimenti interdettivi, detti DASPO, o condanne anche non definitive per reati connessi a manifestazioni sportive. Naturalmente sul terminale del punto vendita non appare il motivo che impedisce la stampa del tagliando, semplicemente viene negata l'autorizzazione all'emissione in automatico. Una rivoluzione, sia pure nella sua estrema banalità, che rende molto semplice verificare chi ha dei conti aperti con la giustizia - anche se ci sarebbe da discutere sulle misure che autorizzano a impedire l'accesso anche in presenza di condanne non definitive, tanto per fare un esempio - una novità, dicevamo, rivoluzionaria, utile quanto tardiva e che sarebbe stata da introdurre anni fa. Non nell'anno del Signore 2011. Ma che, soprattutto, mette ulteriormente fuorigioco la tessera, visto che il controllo, ormai, riguarda tutti e non solo gli abbonati.
A questo punto sorge naturale chiedersi: a cosa serve la tessera, visto che c'è in qualunque momento la possibilità di verificare l'elenco dei "cattivi", poche migliaia di persone, anziché schedare centinaia di migliaia di persone che non hanno mai avuto problemi? Bella domanda, la risposta dovrebbe darla direttamente il ministro. O forse possiamo provare a darla noi. La tessera più che escludere i tifosi "cattivi" rischia semplicemente di allontanare migliaia di sportivi (e le statistiche, soprattutto nelle serie minori, stanno a dimostrarlo) dalle trasferte che i responsabili dell'ordine pubblico vedono come il fumo negli occhi. Il ragionamento è semplice: meno persone si spostano, meno incidenti possono esserci. A stadi chiusi nei settori ospiti, pare si raggiungerebbe lo zero per cento. Un successo garantito. La tessera, a questo punto, rischia di trasformarsi sempre più in un colossale strumento di marketing coattivo. Dietro il quale ci sono alcuni dei soliti noti. Gli istituti bancari ed i circuiti emettitori di carte di credito.
Fabrizio Vincenti

Porta Elisa News
Tutte le notizie sulla
Lucchese Calcio
Formigine, dove il calcio non è lavoro
Formigine è in Emilia, in provincia di Modena, come molte altre delle for ...
Leggi l'articolo intero
Porta Elisa News
Tutte le notizie sulla
Lucchese Calcio
Infermeria: si fermano Gatto e Lima, Lucchese con problemi sugli esterni
Alla partitella in famiglia di oggi non partecipato gli esterni Gatto e Lima, ...
Leggi l'articolo intero
Porta Elisa News
Tutte le notizie sulla
Lucchese Calcio
I rossoneri impegnati negli ultimi allenamenti prima dell'inizio del campionato
I giorni passano e la prima sfida di campionato è sempre più vic ...
Leggi l'articolo intero
