Indiani non si accontenta: "A Pisa per provare a vincere per rilanciarci in chiave play off. Ci possiamo riuscire, a patto di giocare e di non metterla sul piano agonistico come proveranno a fare i nerazzurri"

11/03/2011 14:44

Crouch come Taddeucci? Magari. Di sicuro è la speranza di molti tifosi rosssoner che vorrebbero emulare l'impresa del Tottenham a San Siro. Paolo Indiani, al paragone, sorride e aggiunge: "Perché no? Ci vuole qualcuno che scenda sulla fascia come fece Lennon, magari Hemmy, e poi Taddeucci che la butta dentro". Battute a parte, la tensione cresce mano a mano che ci si avvicina al derby, ma il trainer rossonero non intende accontentarsi. Vuole provare a vincere, passando come sempre attraverso il gioco: "Chiaro mi piacerebbe andare a vincere a Pisa, anche se sono consapevole che è una partita difficile, come tutte, del resto. Per riuscirci dovremo giocare e non accettare di metterla sul piano agostico. In quel caso saremmo destinati alla sconfitta. Dovremo tenere palla almeno per un 60%".

Del Pisa conosce molti giocatori, semmai rimane un po' avvolto nel mistero l'assetto tattico visto che il nuovo trainer nerazzurro siede da poco in panchina"Ho visto la gara di Cava: sono stati bravi da un punto di vista caratteriale. Noi, come detto, dovremo evitare di metterla su quel piano. L'ultimo turno di campionato ha un po' invertito gli stati d'animo: pensate cosa sarebbe voluto dire arrivare noi vincenti contro il Taranto e loro perdenti in Campania. Senza considerare che il Pisa ritrova giocatori importanti e noi ne perdiamo tre. In ogni caso dobbiamo provare a vincere. Farlo vorrebbe dire riprendere il treno play off. Dobbiamo provare a vincere. Rivincite sul Pisa? I problemi furono solo con il "presidente ombra", solo con lui".

Sarà la prima gara delle gestione Indiani senza Marotta. Senza di lui, la Lucchese non ha mai vinto, ma mister Indiani dopo aver abbattuto i tabù Terni e Cosenza, vuole provarci anche a Pisa: "Ci mancano lui ed altri due giocatori, ma l'importante sarà non snaturare il nostro gioco anche se senza Marotta è chiaro che qualcosa cambia. Le soluzioni? Le ho in testa, ma non me le chiedete. L'amichevole di ieri contro il Pesciauzzanese? Sono partite che più che dal punto di vista tattico servono per capire se le indicazioni date sono state recepite. In questo senso sono soddisfatto.

Fabrizio Vincenti