Braglia: "A Gallipoli per vincere. Come sempre"

19/02/2008 16:14

Piero Braglia ha poca voglia di parlare alla ripresa degli allenamenti. Si vede subito. Pochi concetti, come sempre chiari. E con il pensiero già rivolto a domenica prossima quando per la sua Lucchese ci sarà una delle prove del nove sul campo del Gallipoli, un terreno, quello dei pugliesi, violato l'ultima volta il 7 aprile scorso dalle "vespe" della Juve Stabia di Eziolino Capuano. Poi, da allora, solo vittorie o al massimo qualche pareggio concesso a chi si è avventurato sino nel Salento.

"Giocheremo per vincere - dichiara il mister rossonero -, come sempre del resto. Il fatto che nessuno abbia sinora vinto a Gallipoli vuol dire soprattutto una cosa: che il Gallipoli è forte, che la qualità dei suoi uomini è di primo livello. Il fatto che il campo sia piccolo e in sintetico, alla fine, lascia il tempo che trova. Di concreto c'è il valore della squadra pugliese ecco la verità sui suoi risultati e sulla posizione che occupa in classifica. Noi, dovremo fare la nostra gara, il pari non è mai un risultato con cui si deve iniziare a giocare". E pensando alla gara di Crotone - dove la Lucchese entrò contratta, remissiva, forse incline a cercare semplicemente di contenere i danni - come dare torto al trainer rossonero? Questa è una formazione che deve fare la sua gara, con il coltello tra i denti sempre, puntando al massimo. Solo così fa risultato.

Sul campionato riaperto, indiscutibilmente riaperto, dopo i rovesci di domenica scorsa Braglia dà, a suo modo, una conferma: "I giochi non sono ancora fatti, e ci sono molte squadre che possono rientrare nella zona play off. A partire dal Pescara che con domenica si è rilanciato in grande stile, senza dimenticare l'Arezzo ed altre ancora. Credo che sia presto per delineare la classifica: secondo me quando mancheranno non più di sei gare alla fine cominceremo a avere delle risposte più precise. Ora è davvero presto".

La gara contro la Samb è alle spalle e Braglia ci torna sopra solo con un accenno: "Gli errori di domenica scorsa? Almeno in parte sono inevitabili nel calcio". Voi scommettereste che ai suoi giocatori, alla ripresa dei lavori, abbia detta la stessa cosa?

Fabrizio Vincenti