Indiani non ci sta: "Ma quale partita venduta? I tifosi sappiano che l'abbiamo preparata nel migliore dei modi, ma qualche gara sbagliata ci può stare. Quella con il Pisa è solo la seconda della mia gestione. La Cavese? Può ancora salvarsi"

18/03/2011 15:17

A tener banco, in casa rossonera, è sempre il derby perso malamente a Pisa. Segno che la botta non è stata ancora smaltita, soprattutto a livello di tifoseria, dove qualcuno, da giorni, insinua persino che ci possa essere trattato di una partita in qualche modo addomesticata. Paolo Indiani non ci sta per niente a sentir mettere in dubbio il suo lavoro e quello dei suoi uomini.

"Non accetto simili discorsi, i tifosi dicano quello che vogliono, ma sappiano che la partita l'abbiamo preparata nel migliore dei modi e su 34 gare qualche gara storta può capitare. Sotto la mia gestione è la seconda. Sono e siamo completamente estranei a certi discorsi, fosse per me squalificherei duramente anche i giocatori che scommettono, figuriamoci. In carriera, comunque, non ho mai assistito a gare pilotate".

Pisa alle spalle, ormai, c'è l'ostacolo Cavese: "Hanno 26 punti e se vincessero il recupero con il Barletta arriverebbero a 29: a mio avviso hanno ancora la possibilità di salvarsi. Da parte nostra, se dovessimo vincere, arriveremmo alla quasi matematica salvezza con 7 turni di anicipo. Non mi pare poco".

Sulla formazione il trainer rossonero non ha molto da scegliere, viste le indisponibilità di alcuni giocatori: "Non prevedo grandi mutamenti rispetto a domenica, conto di recuperare Bova e poi, naturalmente, rientrerà Marotta che ha un grande peso sulle potenzialità della squadra. Questo senza dover offendere gli altri compagni di reparto, ma è chiaro che lui incide notevolmente sulla nostra manovra".

Gazzetta Lucchese