Giuliano Giuliani sbotta: "Ora basta con le critiche dei tifosi a questa squadra. Io sto con questi ragazzi che, nonostante la situazione societaria, hanno fatto il loro dovere"

25/03/2011 12:12

Era diverso tempo che non apriva bocca, a parte la breve parentesi per commentare la fine della trattativa, invero mai trattata, con il gruppo Susanna-Auricchio. Però, dopo quello che ha sentito, dopo le offese e le critiche alla squadra rivolte dai tifosi, ha deciso di interrompere il silenzio e di tornare a dire la propria come ai bei tempi. Giuliano Giuliani lo ha fatto pochi minuti fa, nell'ufficio di viale Giusti, davanti ai cronisti, uno sfogo, il suo, pacato, ma duro e definitivo. "L'ambiente che si è venuto a creare - ha esordito - tra tifosi e squadra non mi piace per niente. Questa squadra non se lo merita. I ragazzi hanno fatto un campionato come dovevano fare, alla resa dei conti, quello che, bene o male, prevedevamo. Non capisco, quindi, la polemica di questi sparuti gruppi di tifosi".

Giuliano Giuliani va avanti nella sua esternazione: "Io sto con la squadra, è bene dirlo una volta per tutte. Con tutto quello che è successo a questi giocatori va fatto un monumento. Non posso non ammettere che, come società, non li abbiamo fatti stare, proprio, tranquilli, però loro ce l'hanno messa tutta e, addirittura, la matematica non ci vieta di sognare. Mi è dispiaciuto anche che qualcuno se la sia presa con Piccinni dicendo che si era preparato il compitino. Piccinni, che è anche laureato, ha fatto un discorso da uomo nel dopogara di domenica. Io, per quel che conto, sono vicino alla squadra. Domenica, è vero, abbiamo vinto con un po' di fortuna, la squadra, forse, è stanca, macchinosa, ma ha fatto un girone di ritorno alla grande e a questi ragazzi devo solo dire grazie".

"E' vero - va avanti l'ex presidente rossonero nonché socio di minoranza della Lucchese Libertas 1905 - a Pisa ci hanno dominati, ma è stata una partita, guardate dove è messo e con tutto quello che ha speso, il Pisa. Devo dire, sinceramente, che io una parte della tifoseria non la capisco. All'inizio c'è stata la polemica della tessera del tifoso nonostante non fosse, certo, colpa nostra. Poi la questione Favarin. Quest'ultimo, al quale non smetterò mai di dire grazie, professionalmente ha sbagliato perché ha messo, inutilmente, in piazza i panni sporchi. Poi c'è stato Indiani, mai digerito dalla piazza, ma che, secondo me, ha fatto un lavoto straordinario costruendo una salvezza con sei, sette risultati positivi. Allora dico: diamoci una bella regolata".

Poi c'è stato spazio anche per il futuro: "Non c'è ancora una soluzione né siamo vicini a trovarla nonostante sia io sia Valentini si stia cercando a destra e a manca. Valentini ha detto e ribadito, in pubblico e privato, che a giugno lascerà. Io non posso che prenderne atto e darmi da fare in questo periodo di tempo. Per questo problema, tuttavia, dovete parlarne direttamente con lui. Io acquisterò il 30 per cento? Io resto con il mio venti punto e basta".

Aldo Grandi