Baldanzeddu e Bova in coro: "Abbiamo dato tutto, ma quale partita venduta? Due errori hanno rovinato la partita che doveva segnare la riconciliazione con i tifosi"

31/03/2011 11:51

Tirati a lucido e, uno, Dario Bova, addirittura, più magro di quando è arrivato a Lucca tre anni fa. Sul viso ancora "segni" inequivocabili della delusione patita domenica nella gara contro il Benevento. Nessun problema, però, a affrontare, a bocce ferme, la questione.

"Dire che siamo rimasti dispiaciuti - spiega Ivano Baldanzeddu - è dire poco. Avevamo giocato una grande partita, eravamo riusciti a non farli giocare, a bloccare ogni loro tentativo di organizzarsi, purtroppo non siamo stati capaci di concretizzare le occasioni che abbiamo avuto. I tifosi, sino a qualche minuto prima del loro gol, ci avevano sostenuto e incitato, sembrava fossimo in Champions Legue, poi, hanno preso a contestarci, ma noi non abbiamo venduto alcuna partita e in ogni gara ci mettiamo lo stesso impegno di sempre. Quanto al sottoscritto, a Pisa, rientravo dopo un mese e non ho giocato bene, ma già contro la Cavese mi sono sentito meglio, e, infatti, con il Benevento credo di aver disputato una buona gara. L'amico Dario sono tre anni che è a Lucca e non si meritava certo i fischi e le critiche che ha ricevuto".

Dario Bova indossa un paio di occhiali da sole e gli occhi non lasciano trasparire l'amarezza, ma le parole sono eloquenti: "Ci sono rimasto male, ho commesso un solo errore, ero stanco, sono arrivato su quella palla dopo aver dato tutto nella partita, non l'ho certo fatto apposta, mi spiace sentire parlare di partite vendute. Chi dice queste cose non conosce come funziona il calcio. Abbiamo disputato un campionato non facile, ci siamo ripresi dopo un difficile momento, contro il Benevento avevamo giocato la partita perfetta e i tifosi ci avevano mostrato il loro sostegno. Doveva essere ed era la partita della riconciliazione, purtroppo, per due errori abbiamo visto sfumare tutto. Noi, però, andiamo avanti convinti che, alla fine, il nostro impegno e i risultati ci daranno ragione".

Aldo Grandi