Il saluto di Manuel Scalise, il brutto anatroccolo che, finalmente, può anche sognare

13/04/2011 08:41

Chi scrive lo ricorda ancora, quella sera in via di Borgo Giannotti, davanti al pub Burger's King o qualcosa del genere. C'erano, con lui, Masini, Castelli, qualcun altro sicuramente. Manuel Scalise stava zitto, ma dentro gli si leggeva l'incazzatura elevata all'ennesima potenza. Non aveva nemmeno i soldi per pagare l'affitto e doveva chiederli alla famiglia. I giocatori dovevano decidere se diramare un comunicato alla stampa oppure no. Fouzi Hadi aveva consegnato loro un assegno a testa dicendo di aspettare a versarli e attendere per l'incasso i soldi che sarebbero arrivati. Masini, invece, era andato subito alla Cassa di Risparmio di Volterra sulla via Pesciatina e quell'assegno risultava scoperto. Come tutti gli altri. L'autore di queste poche righe non voleva crederci e, allora, davanti ai giocatori chiamò al telefono Fouzi Hadi che rispose subito: "Presidente, ma i soldi in banca ci sono o no? Qualcuno è andato a incassarli, ma si è visto rispondere picche". Hadi esplose nella sua ira che contenne a stento: "Avevo detto loro di non andare in banca e di aspettare, di versarli fra qualche giorno". Non ci volle molto, a quel punto, per capire che eravamo alla frutta.

Domenica scorsa Manuel Scalise indossava la maglia numero 2 della Nocerina prima in classifica nel girone della Lucchese e, a meno di clamorose sorprese dell'ultim'ora, promossa, direttamente, in serie B. Per lui, un passare dalle stalle alle stelle. Se lo meritava, è un bravo ragazzo.

Come ci si sente Manuel a passare dal fallimento alla serie B?

"Passare dal fallimento alla quasi vittoria del campionato è fantastico, ma credo di essermi meritato questo premio dalla vita perchè ho sempre fatto sacrifici e lavorato sodo. Il merito è di un grupo fantastico che ha sudato tanto e che doveva sopperire ai potenziali delle altre grandi del girone".

Merito anche di un tecnico come Auteri.

"Vero. Auteri è un fenomeno e se fosse stato l'anno con noi a Lucca, per come era quella squadra, avremmo ammazzato il campionato".

Domenica è andato a salutare i tifosi rossoneri.

"Domenica, quando i genitori di Sara mi hanno chiamato sotto il settore ospiti, ho provato una sensazione allucinante. Avevo quasi le lacrime agli occhi perchè voleva dire che qualcuno, in quell'anno, mi aveva apprezzato. Li ringrazio di cuore. Rimarranno per sempre miei amici e li porterò per sempre nel cuore".

Come ha visto la Lucchese?

"Sulla Lucchese dico solo che deve risolvere al più presto la situazione societaria perchè una piazza cosi non merita certe categorie".

Fra un anno giocherà in serie B.

"L'anno prossimo mi piacerebbe provare a vedere com'è la serie B perchè credo di poter stare in una rosa cadetta anche se so benissimo che bisogna essere sempre al cento per cento".

Al. Gra.