Arriva Luigi Viani con una lettera di Valentini: è la resa incondizionata o quasi. Valore è pronta a cedere la quota comprendente squadra, titolo sportivo e marchio a chi salderà i debiti fino al termine della stagione

28/04/2011 23:04

C'è il primo stacco pubblicitario, la gente si alza per sgranchirsi le gambe, ma, ecco che, all'improvviso, compare Luigi Viani, dirigente rossonero latore di un messaggio da parte dell'architetto Giovanni valentini presidente del Gruppo Valore spa socio di maggioranza della Lucchese Libertas 1905 con l'80 per cento delle quote. Il testo è breve, ma pesante come un macigno e rappresenta il via libera alla cordata Giuliani-Giovannini:

La società Valore spa, a fronte del già dichiarato disimpegno dalla compagine sociale della Lucchese Libertas, per rispetto alla città di Lucca, di un marchio storico e dei suoi tifosi, mette a disposizione la sua quota azionaria comprendente squadra, titolo sportivo e marchio a coloro che siano disponibili ad effettuare il pagamento di quanto necessario per finire, senza debiti, la presente stagione sportiva. Resta inteso che, in caso di approvazione definitiva della variante urbanistica dello stadio Porta Elisa e della sua realizzazione, alla Valore spa dovrà essere riservato un rimborso per le attività fino a qui svolte e inerenti il progetto.

Altro che sette milioni di euro. La Lucchese Libertas 1905 sarà ceduta a chi tirerà fuori i soldi per pagare gli stipendi da qui al 30 giugno, i contributi e tutto il resto. In sostanza la società pratese ha tirato, definitivamente, i remi in barca dichiarandosi, sin da ora, impossibilitata a sborsare anche un solo euro per far fronte agli impegni della Lucchese. Sono frasi coraggiose, ma dolorose, che rivelano un Valentini sotto una nuova luce. Ha scelto, piuttosto di far saltare il banco, la via più semplice anche se la meno redditizia, ma tant'è. E' l'ultimo regalo, si fa per dire, di un vecchio amico ad un amico che non c'è più e a una città che non lo ha, probabilmente, se non amato, nemmeno accettato fino in fondo. Per Giuliani e soci è la tromba che annuncia la vittoria. Il re è morto, viva il re.

Aldo Grandi