Porta Elisa News
Tutte le notizie sulla Lucchese Calcio
Renzetti: "A Gallipoli tranquillo per giocarmela sino in fondo'
23/02/2008 10:34
Francesco Renzetti è uno che parla poco. E' riservato,
preferisce starsene in disparte e dimostrare con i fatti di che pasta è
fatto. Tosto, frizzante, somiglia nelle sue folate offensive una specie
di gazzella capace di saltare al di là di ogni avversario. A Gallipoli
sarà fondamentale il suo apporto sulla fascia sinistra, le sue corse e
i suoi recuperi.
Come ti senti in vista di questa sfida?
"Bene. Andiamo là e io sono pronto, come i miei compagni, a giocarmela
fino in fondo. Paura? Assolutamente no, rispetto sì, ma niente paura.
Loro, del resto, sono una squadra come noi, undici contro undici".
Avresti pensato a inizio stagione di trovarti, a questo punto della stagione, così in alto?
"Eravamo partiti per quello, con questo obiettivo, quindi, secondo me, non c'è da stupirsi se siamo dove siamo".
Domenica c'è chi ti ha fischiato dalla tribuna. Senza far polemiche, ci sei rimasto male?
"No, male no, però, certo che un po' mi dispiace, ma neanche più di
tanto. E' finita lì, anche se sono rimasto un po' male considerato il
fatto che stiamo vincendo e stiamo facendo belle cose".
Non credi che i tifosi sono stati abituati un po' troppo bene dalle vostre partite prima della sosta?
"l calcio è bello per questo, perché non si può fare sempre bene, ci sono momenti buoni e momenti meno buoni".
Chi è che temi di più del Gallipoli?
"Ti dico Di Gennaro perché è quello che conosco di più".
Con Di Gennaro avevi legato. Che tipo è nell'ambito della sua professione di calciatore?
"Normale, una persona riservata".
Cosa gli dirai quando lo vedrai sul campo domani?
"Come stai bomber? E basta. Del resto ci sentiamo spesso, quindi non ci sarà molto da dire".
Avevo, scherzosamente, suggerito a Braglia di tenerti un'ora di più
sul campo a calciare angolie punizioni. Anche domenica, infatti, ne
avevi sbagliati più di uno.
"Naturalmente dovrò impegnarmi di più. Però può capitare di commettere
un errore, lo fanno anche in Champions League e nessuno dice niente".
A. G.