Crocetti fa ammenda: "Chiedo scusa per la mia reazione, ma la gente deve capire che non siamo robot: alcuni situazioni sono frutto del momento che io e i miei compagni viviamo"

02/05/2011 11:22

Lorenzo Crocetti, lo diciamo francamente, con il gesto di ieri ci ha stupito. L'abbiamo conosciuto per un ragazzo pacato, un professionista che da anni fa questo mestiere. Vedere la sua reazione dopo il gol contro il Lanciano ci ha lasciati davvero senza parole, anche se nelle ultime settimane il suo malessere era palpabile. Del resto per un attaccante sbagliare gol è la peggiore delle situazioni. Censurato immediatamente dall'allenatore, a distanza di un giorno, Crocetti torna sull'argomento, sbollita la rabbia, ma non il malumore: "Non posso che chiedere scusa per quanto ho fatto: non sono certo gesti da premiare e me ne scuso davvero. Credo siano frutto di questo periodo, nulla è casuale: in questi mesi che sono a Lucca, dopo un inizio confortante, mi sono sentito dire e scrivere di tutto: dal fatto che ero un venduto, un brocco, uno che ancora doveva decidere cosa fare nella vita. Ho sofferto per tutto questo, visto che mi alleno con grande impegno e visto anche che da quando sono a Lucca non ho ancora ricevuto un euro. Poi aggiungiamo che anche i singoli episodi hanno girato storto, penso al Benevento, all'occasione di Rieti, al gol annullato a Pisa, al palo di Foligno. Non siamo robot: è questo che vorrei capisse la gente. Se io come alcuni miei compagni abbiamo avuto reazioni dettate dal nervosismo vorrei si andasse oltre le reazioni stesse e si capisse che c'è del disagio. Penso ai miei compagni che hanno vinto due campionati qui e che si sono sentiti dire un po' di tutto. A volte ho la sensazione che da parte di qualcuno si voglia solo vedere il male".

Fabrizio Vincenti