Indiani non molla: "Voglio due gare vere: chi non se la sente, meglio lo dica"

04/05/2011 17:10

Paolo Indiani sa benissimo che per queste due gare che rimangono alla fine del campionato sarà difficile trovare il massimo degli stimoli dai suoi giocatori, ma, nonostante tutto prova a chiedere di affrontare le partite non modo giusto. Piuttosto, chi non se la sente, lo dica: ecco il ragionamento del tecnico rossonero: "Spero di riuscire a capire chi ha voglia e stimoli per giocare: se qualcuno non ne avesse, meglio lo dica. Io voglio due gare vere, anche perché spero ancora di riuscire a superare una o due delle formazioni che ci precedono. L'obiettivo, ora che la matematica ci dà tranquillità in chiave salvezza, è provare a centrare l'ottavo posto. Quanto alla Juve Stabia non so che gara ci attenda e se loro mirano al quarto o quinto posto, magari per evitare il Taranto".

Indiani torna anche sul cammino fatto: "Ho provato, con il massimo del rigore e dell'obiettività, a ricontare i punti che potevamo avere. Bene, credo ce ne manchino almeno tre. E mi sono tenuto talmente basso da considerare che contro il Benevento, tra andata e ritorno, ci potesse stare solo un punto. E' stato un gioco, per carità, e del resto con i se e i ma non si devono fare i conti. Comunque credo sia un ulteriore segnale su quanto di buono abbiamo fatto".

Sempre in tema di bilanci, Indiani ci tiene a sottolinerare come tra le più belle soddisfazioni dell'annata ci sia quella di essere riuscito, a inizio 2011, a far ripartire i giocatori con un nuovo spirito: "Siamo riusciti a far scattare una molla che ci ha permesso di fare 22 punti in 14 partite. Se per me è stata la stagione del riscatto dopo due annate così così? Io sono sempre lo stesso, merito di Giovannini che ha avuto fiducia in me e merito di tutti se si è fatto un buon lavoro".

Sui singoli, il trainer spende parole di grande elogio per Pezzi e, soprattutto, Grassi: "A Grassi, in uno dei primi allenamenti, dissi che doveva diventare un titolare insostituibile: ora è addirittura di più: è un grosso giocatore di Prima Divisione. Da quando ha trovato il suo ruolo migliore sta andando davvero forte ed è migliorato anche da un punto di vista caratteriale, perché è più costante. Anche Pezzi ci ha dato una bella soddisfazione, considerando anche il ritorno economico che deriva dalla sua cessione".

Fabrizio Vincenti