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Di Gennaro, una intervista che farā discutere
22/02/2008 20:45
Ciccio Di Gennaro, come è noto, questa
settimana ha preferito non rilasciare dichiarazioni alla stampa
lucchese. Ha però parlato con i mezzi di informazione nazionali e
naturalmente pugliesi. Ecco l'intervista - che nel quotidiano
compare spezzata in due articoli diversi nella solita pagina -
rilasciata a "La
Gazzetta del Mezzogiorno" e che riproduciamo integralmente.
Il
bomber scalda i tifosi come nessuno riesce a fare e li spinge a
seguirne le imprese anche quando la domenica verrebbe voglia di
starsene al calduccio di casa. Il bomber, povero lui, è anche quello
che si carica la croce addosso: eroe se segna, dissacrato se sbaglia. E, per giunta, gli
avversari gli riservano colpi proibiti anche quando non ce ne sarebbe
bisogno. Francesco Di Gennaro, 25 anni, pezzo pregiato del Gallipoli, e
oggetto di desideri di club di serie A, ne sa qualcosa:
"Gli
avversari mi maltrattano in tutte le maniere - sbotta il capocannoniere
del campionato, sia pure in coabitazione con Di Napoli e Ghezzal -
Soprattutto nel girone di ritorno le attenzioni aumentano. Mi prendono
a calci persino quando l'azione di gioco si svolge nell'area della mia
squadra, o quando non partecipo al gioco".
Domenica si ritroverà di fronte vecchie conoscenze.
"La
Lucchese schiera una difesa alta. I centrali sono il mio ex compagno
Guidi e Nocentini. Con Guidi ho un buon rapporto, ma sono certo che non
mi farà sconti, pur ssendo un difensore corretto".
Da oggetto misterioso a re dei bomber: questo spiega il trattamento.
«Ho trovato un ambiente che mi ha dato fiducia. Ringrazio il presidente Barba e il diesse Pagni".
Un discorso a parte su Bonetti: "Mi ha ricostruito. I suoi suggerimenti sono stati molto utili".
La sconfitta di domenica scorsa brucia ancora?
"L'abbiamo
dimenticata. Martedì, il presidente è venuto a trovarci allo stadio. Ci
ha salutati ed è bastato uno sguardo per intenderci. Lui è il primo
tifoso del Gallipoli. Domenica scorsa ha avuto lo sfogo contro di noi
perché era demoralizzato".
Al presidente bruciava la sconfitta perché è sfumata l'opportunità di scavalcare la capolista...
"Ci separano due punti. Il campionato è ancora aperto a qualsiasi soluzione".
Le voci di mercato l'hanno distratta?
"Nemmeno per idea.
C'è il Gallipoli davanti a tutti. Magari posso andare in B proprio con
questa squadra che ha creduto in me e che sto cercando di ripagare nel
modo migliore".
Un anno e mezzo di tribolazioni. Francesco Di Gennaro non ha un buon
ricordo della Lucchese, i cui tifosi all'andata lo fischiarono.
"Giocai due partite e un infortunio mi tenne fuori per due mesi. Quando
rientrai, mister Pea (ora nella Primavera della Samp) mi spediva spesso
in tribuna. Il tecnico aveva altre idee ed io non rientravo nei suoi
progetti". Appena tre gol, una stagione balorda.
Ora ritrova la
Lucchese che in Toscana lo ha già battuto.
"Vorrei tanto segnare - dice
- E se ci riuscirò esulterò. Non voglio trattenere nulla dentro".
La Lucchese ha un bomber niente male: Simone Masini, finora nove
reti, contro le 13 del gallipolino.
"Masini è un ottimo attaccante -
dice Di Gennaro - lo scorso anno abbiamo anche giocato insieme e
l'intesa era buona".