Indiani non ha digerito la scoppola di Castellammare: "Ci sono rimasto male e certi atteggiamenti non mi appartengono: con il Siracusa conto si torni a giocare e si centri il settimo posto"

11/05/2011 15:43

A distanza di 72 ore Paolo Indiani non l'ha proprio digerita. Anzi, più passano le ore e più la prestazione dei suoi a Castellammare di Stabia rimane indigesta: "Che volete che vi dica? Ci sono rimasto male: non concepisco questo modo di affrontare le partite che in Italia spesso è la regola. Arrivo a capire i giocatori che hanno tirato la carretta sino ad oggi, ma non mi ci ritrovo in questi atteggiamenti. E non c'entra nulla la questione stipendi, altrimenti a San Giovanni Valdarno, per come ci pagavano, dovevamo aver fatto 10 punti in tutto l'anno, eppure ci salvammo".

La fotografia della gara in Campania è impietosa: "Il primo tempo potevamo essere 6 o 7 a 0 per loro: in confronto a noi, il Lanciano qui a Lucca fece una buona gara. La Juve Stabia non si è accontentata e buon per noi che hanno sbagliato e che Pennesi ha fatto buone parare. Il nostro portiere ha qualità importanti, tra cui il fatto che è un freddo: dopo l'errore contro il Benevento si è ripreso subito. Ha dalla sua il fatto che è giovane e ha ampi margini di miglioramento: a 25 anni credo possa diventare un portiere completo. Non ci dimentichiamo che già quest'anno è passato da riserva in Seconda Divisione a titolare in Prima".

Quanto alla gara contro il Siracusa, Indiani ha qualche nube tra i pensieri: "Posso dire che schiereremo la formazione migliore, del resto gli esperimenti di domenica scorsa non mi pare siano andati granché bene. Dobbiamo provare a non accontentarci e provare a centrare il settimo posto che vorrebbe dire Tim Cup. Sempre che domenica si sia in grado di fare una buona gara. E su questo sono un po' scettico, ma mi auguro che si voglia fare quest'ultimo sforzo".

Fabrizio Vincenti