L'Acquedotto intitolato al professor Bianchi: tanta gente e commozione. Tra i presenti l'indimenticabile presidente Maestrelli

11/05/2011 19:22

Il senso di un momento come quello vissuto dagli oltre cento presenti al campo dell'Acquedotto per l'intitolazione ufficiale degli impianti del settore giovanile rossonero allo scomparso professor Alessandro Bianchi, sta tutto nel gesto di suo figlio, Massimiliano, quando gli è stata donata la maglia di questa stagione della Lucchese. L'ha presa, commosso, l'ha stretta al cuore, l'ha baciata sullo stemma.

E' stato davvero un bagno di emozione, di ricordi e di lucchesità la cerimonia in onore di Alessandro Bianchi. Per lui è arrivato Egiziano Maestrelli, il presidente per antonomasia della Lucchese, stretto tra abbracci, applausi e l'affetto del popolo rossonero che continua, a distanza di anni, a crescere. Oltre a lui, Vittorio Tosto, Massimo Morgia, praticamente tutta la prima squadra rossonera e una nutrita rappresentanza del settore giovanile rossonero guidata da Ragghianti e Sironi. Insieme al figlio di Bianchi, anche il fratello Giampaolo.

Per il Comune, l'assessore Moschini e il sindaco Favilla. E poi tanti sportivi rossoneri, di età anche molto diverse tra loro, ma accomunati dal ricordo per una di quelle figure che ha fatto la storia della Lucchese e a cui giustamente sono stati intitolati gli impianti di quel settore giovanile che ha sempre avuto nel cuore.

"Intitolare questo impianto ad Alessandro Bianchi - ha detto il sindaco Favilla - significa riconoscere i suoi innegabili meriti, rendergli omaggio e con lui rendere omaggio a tutti quelli che dell'educazione sportiva alle giovani generazioni hanno fatto un motivo di vita".

Da oggi, all'Acquedotto, c'è ufficialmente il suo nome, ma siamo convinti che da lì, Alessandro Bianchi, non si è mai mosso. E che i lucchesi non l'hanno dimenticato.

Gazzetta Lucchese

 

 

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