Porta Elisa News
Tutte le notizie sulla Lucchese Calcio
La cordata genovese? "Nulla di concreto. Hanno presentato, a parole, un camion di promesse e, scritta, un'offerta, ma noi, prima di qualsiasi accordo, vogliamo vedere le garanzie. Chi c'è dietro? Lo sappiamo benissimo chi c'è dietro ed è per questo che andiamo con i piedi di piombo"
20/05/2011 09:33
Dopo la cordata romana patrocinata da Manfredini e Bini con, dietro, l'imprenditore romano Di Stanislao autore del blitz nella sede del Tirreno domenica scorsa, adesso furoreggia la cordata genovese che avrebbe, dicono i soliti bene o male informati, come capocordata nientepopodimeno che l'imprenditore edile Luigi Gallo, finito sotto inchiesta e, addirittura, arrestato, nell'ambito del fallimento del Torino Calcio nel 2005. Poiché noi stiamo dietro ai fatti e non alle parole, abbiamo voluto chiedere, direttamente, alla fonte, qual è la situazione.
"Abbiamo ricevuto - spiega Giovanni Valentini, fino a prova contraria presidente della Valore spa detentrice dell'80 per cento delle quote del capitale della Lucchese - una offerta da parte di questa cordata e, a proporcela è stato il signor Bulleri, lucchese. Abbiamo letto l'offerta e l'abbiamo giudicata interessante, ma è la stessa che avevano fatto a Giuliani una settimana fa e con il quale, poi, non era stato raggiunto, non so perché, l'accordo. Credo che Giuliani chiedesse delle garanzie. E' ovvio che si tratta solo di un'offerta e che prima di raggiungere un'intesa e, soprattutto, firmarla, dovranno accompagnare la proposta con adeguate garanzie economiche e trovare il via libera anche di Giuliani e della città per cui dovranno anche incontrare il sindaco. Come vedete, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare".
"Confermo quanto ha detto Valentini - interviene Fabrizio Biagioni, braccio destro e sinistro dell'Architetto e deputato alla trattiva per la cessione delle quote, nonché attuale presidente del sodalizio rossonero - Ci hanno fatto una proposta, ma a parola abbiamo ricevuto camion di proposte, poi, bisogna vedere i fatti cioè i soldi. Se sappiamo chi c'è dietro l'offerta della cordata genovese? So benissimo chi c'è dietro ed è per questo che ci andiamo con i piedi di piombo".
Tanto per rinfrescare la memoria, ammesso e non concesso che dietro la cordata genovese ci sia, davvero, Luigi Gallo, ecco cosa, il Corriere della Sera, scriveva nel luglio 2005 all'indomani del suo arresto: L' ex presidente del Venezia, Luigi Gallo, imprenditore edile, è stato arrestato ieri pomeriggio, nella sua casa di Genova, dalla Guardia di Finanza su ordine della Procura di Torino. L' accusa: concorso in truffa aggravata. I pm Bruno Tinti e Alberto Benso indagano sulla falsa fideiussione procurata da Gallo al patron del Torino, Franco Cimminelli, per consentire alla squadra granata l' iscrizione, poi fallita, in A. Il Torino è arrivato a giugno con un debito Irpef pari a 34 milioni di euro. Fra il 13 e il 14 giugno il neo presidente del Venezia ha procurato a Cimminelli una fideiussione per 18 milioni e 708 mila euro, la ciambella di salvataggio necessaria per non naufragare. Ma il 2 luglio scoppia la bomba: la fideiussione esaminata dai funzionari dell' Agenzia delle entrate risulta falsa, i pubblici ministeri torinesi ordinano perquisizioni nella ditta di Cimminelli, la Ergom, nelle case del presidente granata Attilio Romero e del direttore finanziario Carlo Pajuzza. Tutti si dichiarano vittime di un raggiro: erano certi della validità dei documenti prodotti su carta intestata delle Assicurazioni Generali. Sono stati ingannati, controaccusano, proprio da Gallo. Il quale si dice raggirato a sua volta dal broker assicurativo che ha realizzato la fideiussione: «La polizza era verissima, altro che fatta con lo scanner - ha dichiarato Gallo -. Il punto è che non è stata registrata. Farò il nome del broker di cui mi sono fidato ai magistrati, quando mi interrogheranno». Ma Gallo non è stato interrogato, i pm hanno deciso per la linea dura e l' ex presidente dei lagunari è finito in carcere. Le spiegazioni le darà da detenuto.
Magari, se diventerà proprietario della Lucchese, qualche spiegazione la darà anche a noi e alla città di Lucca.
Aldo Grandi