Era tutta una bufala. La cordata romana si era inventata tutto, anche il famoso costruttore edile romano, Alberto Gianni che, però, non ne sapeva nulla: "Di Stanislao? Mai sentito né conosciuto. Non è la prima volta che associano il mio nome a scalate societarie nel calcio"

21/05/2011 19:25

Era una bufala. Lo avevamo sospettato sin da subito, quando era apparso il nome di Paolo Di Stanislao, uno degli affossatori del Lanciano che ha avuto anche il coraggio di risentirsi per le critiche che gli avevamo mosso. Era una bufala doc, anzi, dop. Di Stanislao e, a questo punto è lecito dubitare, anche Manfredini e Bini, avevano tirato in ballo il nome di uno dei più famosi e accreditati costruttori edili romani, Alberto Gianni, come capocordata e per conto del quale dicevano di agire.

Il nostro corrispondente dalla capitale, Andrea Pasqualitti, ha voluto vederci chiaro e, finalmente, proprio alcune ore fa ha avuto la possibilità di apprendere, dallo stesso imprenditore, che la storia del suo interessamento per l'acquisto delle quote della società rossonera era frutto di pura invenzione.

"Gli ho domandato - racconta Pasqualitti - se sapeva di questa cordata e se, soprattutto, conosceva Paolo Di Stanislao. Inoltre, gli ho anche chiesto se, comunque, fosse interessato ad entrare nel mondo del calcio. La sua risposta? Semplice: Di Stanislao non lo conosco assolutamente e non so nemmeno chi sia. Sicuramante non ha trattato la Lucchese per il sottoscritto che, qualora fosse stato interessato, non l'avrebbe certamente fatta trattare da gente che non conosce. Nel calcio ho già avuto un'esperienza a Rieti e, passata quella, non ho più avuto alcun tipo di interesse per una squadra di calcio. Non è la prima volta che associano il mio nome a presunte cordate destinate ad acquistare società di calcio. Conosco bene Giovanni Lombardi-Stronati e la sua storia con il Siena: è stato un bagno di sangue. Non ci penso proprio e entrare nel mondo del calcio".

Aldo Grandi - Andrea Pasqqualitti