Tutti con il fiato sospeso: Biagioni e Valentini vogliono concludere al più presto, ma, al momento, le trattative in essere sono, addirittura, tre

23/05/2011 19:13

C'è, in giro, tanta voglia di certezze. Questa mattina un tifoso tra i più accesi, incrociando chi scrive, se ne è uscito con la frase: "Siamo peggio che ai tempi di Fouzi...". Sfogo comprensibile, ma non corrispondente al vero. La Lucchese non fallirà perché c'è, comunque, un Giuliano Giuliani che si sta facendo in quattro. All'epoca, nessuno, giustamente, volle tirare fuori i soldi visto che c'era una voragine di oltre cinque milioni di euro. Venendo alla realtà, la settimana che è appena cominciata sarà, senza dubbio, cruciale. Giovanni Valentini, presidente della Valore di Prato, socio di maggioranza della Lucchese con l'80 per cento delle quote, ha bisogno di chiudere la partita al più presto. Gli impegni economici del sodalizio rossonero rischiano di tirare a fondo anche l'attività immobiliare della società pratese e questo non può né deve accadere.

Fabrizio Biagioni, presidente della Lucchese Libertas, ha ricevuto carta bianca dall'Architetto, ma deve stare molto attento ai chi sono gli interlocutori. "Nessuna novità - ha detto un paio d'ore fa - Ci sono, al momento, tre cordate interessate ad acquistare le quote. Noi stiamo valutandole tutte con molta attenzione. I nomi? Non li faccio, comunque una è la cordata genovese, l'altra quella di Giuliani e una terza che potremmo definire piemontese, ma che, in realtà, comprende alcuni imprenditori del Nord Italia non so se tutti piemontesi". "Gallo? - va avanti Biagioni - Certo che staremo attenti a chi far entrare in casa e senza garanzie adeguate in casa non c'entrerà nessuno".

Sarà. Il timore è che le esigenze di chiudere la partita e disimpegnarsi siano, per la Valore, così impellenti da far propendere per una soluzione qualunque, la più veloce e la più redditizia sul momento. Differenti le esigenze di Giuliano Giuliani, che mira a raccogliere intorno a sé alcuni imprenditori della Lucchesia così da poter mantenere il nocciolo duro nelle mani di gente del posto. Il problema, però, è Valentini e ciò che vuole fare la Valore spa.

Aldo Grandi