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Intanto Di Stanislao organizza l'incontro con Giuliano Giuliani per domani alle 15 a Roma: "Io non ho millantato alcunché. Conosco Alberto Gianni e domani ve ne darò la prova. La Lucchese? Con la penalizzazione non ci interessa"

25/05/2011 23:10

Domani alle 15, all'hotel Parco dei Principi di Roma vicìno Villa Borghese, Giuliano Giuliani, socio di minoranza della Lucchese Libertas 1905, dovrebbe incontrare la cosiddetta 'cordata romana' composta da Paolo Di Stanislao, Uber Manfredini, invitato appositamente e, soprattutto, da Alberto Gianni, l'imprenditore edile romano che, finalmente, potrà parlare vis à vis con Giuliano Giuliani. Siamo, ormai, in dirittura di arrivo e, in un modo o nell'altro, la Lucchese passerà di mano o, almeno, passeranno di mano le quote della Valore spa. "Questo incontro - spiega Di Stanislao - abbiamo deciso di organizzarlo proprio perché vogliamo fugare ogni equivoco. Alberto Gianni e il sottoscritto si conoscono da tempo e la Lucchese è una storia che ci ha interessato non appena Uber Manfredini me ne aveva accennato, circa un mese fa. Noi avevamo già una banca che garantiva per un ingresso in una società di serie B in vendita e che, tutt'ora, non è stata acquistata. Poi, ricevetti la telefonata di Manfredini, una persona perbene. Solo a titolo di cortesia accettai di incontrare Giuliano Giuliani a Firenze, nella sede di un istituto di credito. In quella circostanza mi diede tutte le informazioni necessarie spiegandomi, anche che il suo 20 per cento non era in vendita, che lui era innamorato di Lucca e della Lucchese e che voleva fare qualcosa per salvare la società oltre ad avere mandato per cedere le quote del socio di maggioranza. Mi parlò anche di stadio e terreno agricolo, ma a noi, nell'immediato, interessava, in particolare, il pacchetto calcistico". "C'era - va avanti Di Stanislao - il problema del pagamento degli stipendi e dei contributi per non incorrere nella penalizzazione. Dissi a Giuliani che, se non aveva la possibilità di farlo, avremmo potuto noi, nel frattempo e dietro redazione di una scrittura privata, anticipare il denaro così da evitare la penalizzazione. Se, poi, non ci avesse più voluto come soci, avrebbe potuto, benissimo, restituirci il denaro senza problemi. Concordammo che sarei venuto a vedere l'ultima gara della Lucchese, ma il giorno stesso, fermatomi a Livorno, lessi l'articolo sul Tirreno e decisi di andare in redazione a Lucca piuttosto che alla partita. Dopo aver parlato con l'autore del pezzo, mi recai da Giuliani il quale mi chiese nome cognome e codice fiscale dei personaggi che erano dietro l'affare. Gli spiegai che sarebbe stato mio compito e dovere oltre che onore, fargli conoscere Alberto Gianni, ma che, intanto, pagasse gli stipendi il lunedì mattina perché la penalizzazione andava evitata. Sappiamo, poi, come è andata a finire, ma quello che non mi è andato giù è passare per un millantatore".

Aldo Grandi

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