La porcata: la Valore ha deciso, ma non vuole correre rischi e non si fida di Giuliani così convoca un'assemblea straordinaria della Lucchese il 1 o il 6 giugno con, all'ordine del giorno, la riduzione o la eliminazione del diritto di prelazione

25/05/2011 23:40

E' una porcata! Dipende dai punti di vista. Per la Valore non di sicuro, anche, perché, se non hai un euro e i soldi ti servono come il pane, l'importante è averli al più presto indipendentemente da quali tasche provengano. Giovanni Valentini è stato chiaro: non ce la facciamo e dobbiamo vendere. Il 30 giugno si approssima le banche hanno già le pistole puntate. Ci sono i mutui da onorare, la Valore non può rischiare di essere trascinata nel pozzo di un eventuale fallimento. I 320 mila euro della fidejussione in Lega devono arrivare quanto prima. Ci vuole subito chi subentri nell'80 per cento delle quote. Siamo al si salvi chi può. E chi non può, affoghi. Così si sottoscrive l'accordo con una delle cordate. Quale? Ancora un attimo di pazienza.

Già, ma c'è quel rompicoglioni, eufemisticamente parlando ovviamente, di Giuliano Giuliani con la sua mania di dare la Lucchese ai lucchesi che, però, sembrano non volerne sapere di assumersi delle responsabilità nel sodalizio calcistico cittadino. Lo stesso assessore Moschini, un altro che si è sempre fatto un mazzo così per la società rossonera, dopo aver incontrato il presidente degli Industriali di piazza Bernardini, tale Andrea Guidi, si è messo le mani nei capelli perché non c'è stato verso di trovare uno che si dica uno di imprenditore o industriale che dir si voglia, made in Lucca, in grado di sottoscrivere un impegno economico.

Il tempo stringe, si rischia di non chiudere in tempo e il 30 giugno scade la possibilità di iscrivere la società al campionato di C1. Valentini, Biagioni e qualcun altro si guardano in faccia e, alla fine, decidono il da farsi. All'assemblea dei soci di ieri, però, Giuliani non si è fatto vedere e questo alimenta cattivi pensieri e altrettanto insinuanti ipotesi. E se poi Giuliani esercita il suo diritto e manda l'operazione a quel paese bloccandola, come prevede la legge, per 30 giorni? Giuliani non farebbe mai una cosa del genere, lo sanno anche i ciuffi d'erba del Porta Elisa, ma per la Valore è meglio non correre rischi. Così, questa mattina, a casa Giuliani arriva la convocazione dell'assemblea straordinaria della Lucchese con, all'ordine del giorno, la riduzione o la eliminazione del diritto di prelazione. "Non è - ha commentato Giuliani - un atto di guerra questo?". Dal suo punto di vista, anche una bella porcata.

Aldo Grandi