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Crisi societaria, interviene Favilla: "In Consiglio comunale solo progetti chiari e trasparenti circa lo stadio"

28/05/2011 15:08

Il sindaco Mauro Favilla puntualizza di essere preoccupato e contrariato per la piega che sta assumendo la questione dell'acquisizione di nuovi soci nella Lucchese Libertas 1905 con un lungo intervento che pubblichiamo integralmente.

"Le premesse -
La città da anni ha richiesto all'amministrazione di sostenere la squadra locale, con l'idea di un grande progetto sportivo che fosse supportato dai benefici dell'opera "nuovo stadio" e oggi, invece, qualcuno vorrebbe farla quasi passare come un'operazione di speculazione edilizia. Questo francamente è inaccettabile.  A suo tempo alcuni consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione si recarono in Svizzera, a Nuechatel, per verificare la fattibilità anche a Lucca di un progetto simile, altri amministratori hanno seguito le vicende dello stadio di Torino e tutti si sono convinti che fosse possibile realizzare anche a Lucca un procedimento analogo. La Lucchese Libertas, da tutti riconosciuta come patrimonio della città, non può però diventare il punto di riferimento di gruppi di assalto a opere edilizie.

Secondo le intese di massima: 1) la società sportiva avrebbe potuto essere come una società di "engineering", cioè promotore di interventi diversi, ma senza partecipare direttamente ad attività edilizie; è chiaro che il Comune come proprietario avrebbe tratto i dovuti benefici dalla rivalutazione del bene, sotto forma di canone di concessione (stimato da esperti affidabili) e di oneri di urbanizzazione, oltre che di opere a servizio della collettività; 2) che i privati, di regola esterni alla società sportiva, avrebbero concorso all'acquisizione dei diritti di trasferimento della concessione sulla parte di loro interesse, provvedendo poi a loro cura e spese ai lavori occorrenti e che, da tale trattativa sarebbero potuto derivare i futuri canoni a favore della società sportiva.

La posizione del Comune oggi - Gli sportivi e gli eventuali futuri gestori della società sportiva devono aver ben chiaro che ancora non sono stati assunti provvedimenti di carattere operativo. Si sono soltanto predispositi progetti e programmi, ma l'organo comunale che potrà dare il via all'operazione di riqualificazione dello stadio Porta Elisa è il Consiglio Comunale, che non ha ancora assunto le definitive decisioni, per cui mi pare che tutte la discussione che la stampa riporta in questi giorni, nella quali si parla di singole persone o aziende interessate a interventi edilizi sia fuori luogo o quanto meno prematura.
Di fatto ad oggi il Comune di Lucca non ha ancora preso alcuna decisione finale. Il 14 luglio del 2009 il Consiglio Comunale ha espresso il suo parere favorevole a seguire un processo analogo a quello seguito dal Comune di Torino per la Juventus, cioè attuare, attraverso la ristrutturazione dello stadio esistente, da parte della società di calcio, una forma di intervento capace di garantire un futuro certo alla società sportiva e l'autofinanziamento delle attività sportive. Sulla base di tale indirizzo e seguendo i passi adottati dal Comune di Torino, si è dato vita a tre ipotesi di lavoro:
1) la redazione di un master plan della riqualificazione del complesso di Porta Elisa, seguendo un progetto-programma razionale ed economicamente valido;
2) l'adozione di una variante di piano che consenta di attuare il master plan della riqualificazione;
3) la previsione di cedere in diritto di superficie alla società sportiva il Porta Elisa.

Affidamento del progetto - Ad oggi però non c'è stato un affidamento concreto del progetto alla società sportiva: il master plan è stato predisposto come necessario punto di riferimento. La cessione in diritto di superficie dello stadio è fatto successivo e potrà essere preso in considerazione solo dopo che il Consiglio Comunale avrà approvato la variante allo strumento urbanistico comunale. Il Consiglio Comunale per il momento ha soltanto adottato la variante e deve ancora decidere se procedere all'approvazione definitiva, che dovrà essere oggetto di specifica convenzione.
E' ovvio che fin'ora, trattandosi di un impianto di totale proprietà del Comune, il suo maggiore valore (che potrebbe derivare dalla variante) è acquisito integralmente dal Comune, come ho già detto, e non può andare a beneficio di terzi.

La concessione -Quando il Consiglio Comunale avrà approvato in via definitiva la variante, sarà di nuovo investito della questione perché l'eventuale cessione del diritto di superficie è di sua competenza, sia in relazione al prezzo di concessione che alla durata. E' ovvio che la durata della concessione sarà in relazione al canone di concessione del diritto di superficie: più alto sarà il canone e maggiore sarà la durata, più basso il canone, minore la durata necessaria per ammortizzare l'investimento; e questi due elementi dovranno esser valutati - come mi dicono è stato fatto a Torino - da una primaria società specializzata in tali atti. Credo che la città e gli sportivi capiranno, che la questione è piuttosto complicata. Personalmente non sono in grado di prevedere come si svolgeranno i fatti, ma in questioni così delicate, ove sono in gioco interessi economici che forse potrebbero essere rilevanti, intendo operare alla piena luce del sole. Non sottoporrò al Consiglio Comunale altro che cose molto chiare e trasparenti. Sono sicuro, fra l'altro, che l'assemblea non approverà niente se non ci saranno indicate procedure ben chiare e legittime. Dovremo avvalerci di esperti, così come mi dicono è accaduto a Torino per la Juventus: forse potrebbero esseri gli stessi soggetti.

I tempi
A chi mi chiede se è tutto in alto mare, rispondo che il pessimismo sarebbe ingiustificato: infatti l'iter burocratico sta seguendo il percorso stabilito e di norma; ma non si deve nemmeno pensare che sia già tutto fatto.
Mi pare che certe affermazioni che ho letto sui giornali possano essere esagerate, e voglio mettere anche in chiaro, rispetto agli operatori economici, che qui non siamo in presenza di un accaparramento di benefici: le operazioni da fare si svolgeranno in piena luce e trasparenza, nella correttezza e nel pieno rispetto delle leggi".

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