Giovanni Valentini torna a farsi sentire: "Porcate? Se Giuliani vuole prendere le nostre quote può farlo in qualunque momento e lo sa bene. I genovesi? Al momento sono l'unica alternativa alla messa in liquidazione della Lucchese"

28/05/2011 21:05

Giovanni Valentini sa di essersi preso una bella e grossa patata bollente. Aver ceduto le proprie quote, pari all'80 per cento del capitale sociale della Lucchese, ad una cordata composta da personaggi con un pedigree tutt'altro che immacolato,  è stato senza dubbio un azzardo. "Noi non abbiamo molto tempo a disposizione - esordisce l'architetto -, sono sei mesi che Giuliani sa quello che vogliamo fare e tuttavia non ha trovato nessuno, a dimostrazione che la città di Lucca non sa cosa significhi la parola gratitudine. Noi di Valore siamo stati presi a pesci in faccia e costretti ad andare via. Ora, è ovvio, abbiamo cercato un'offerta, la migliore, per le nostre quote. Non dimentichiamoci che chi compra la Lucchese fa un affare. Luigi Gallo? Io non sapevo neanche chi fosse e comunque l'ha incontrato prima Giuliani. Poi, noi abbiamo ceduto a una società  e non a Gallo. Mi auguro che Giuliani riesca a trovare i soldi per esercitare il diritto di prelazione. Sento parlare di porcate, ma vorrei sapere perchè le avremmo fatte. Giuliani può prendere la Lucchese in qualunque momento, anche da solo per poi rivenderla a chi vuole lui con tutto il tempo necessario, altrimenti, e sarebbe meglio che la gente lo capisse, l'unica alternativa a questa cordata è la messa in liquidazione della società. E non venitemi a dire che la colpa è nostra".

AG