Giuliano Giuliani se ci sei batti un colpo: offri la somma che riesci a trovare e gettala sul piatto dell'Architetto: vedremo se, davanti alla città e ai tifosi, la respingerà per mettersi in tasca i genovini d'oro

02/06/2011 23:35

Giuliano Giuliani è in ballo, lo sa e sa anche che, una mossa sbagliata, potrebbe farlo precipitare dall'altare nella polvere. La città, le istituzioni politiche ed amministrative, i tifosi guardano a lui come a una sorta di salvatore della patria. E attendono, ad occhi e cuore aperti, il Fidìppide di turno che annunci la vittoria sul nemico. L'ex presidente rossonero è un personaggio genuino, onesto, sincero, paradossalmente anche un po' timido, ma non ha ancora dimostrato la stoffa del condottiero. Non ama e fa bene, compiere il passo più lungo della gamba ed è per questa ragione che non ha acquistato lui le quote di Valore come gli avevamo suggerito noi e lo stesso Paolo Di Stanislao Dio ce ne scampi e liberi. Troppi soldi e troppi rischi e se è vero che vola solo chi osa e che chi vola vale e chi non vola è un vile, è anche vero che se sbagli nessuno ti aiuta e rimani con il culo per terra.

Eppure, Giuliani non può mangiarsi questa pubblicità e questa credibilità gratuite e giunte a un livello notevolissimo. E se è vero che i genovesi lo hanno chiuso in un angolo quasi fosse un pugile suonato, lui ha ancora la possibilità di reagire e dare scacco matto o, quantomeno, provarci, alla cordata ligure capitanata da Luigi Gallo. Come? Semplice. Supponiamo che Giuliani abbia a disposizione interlocutori in grado di contribuire al tentativo di prendere la Lucchese. 1 milione 840 mila euro? Nemmeno per sogno. Scendiamo pure, fermiamoci a 1 milione o poco più. Lo stesso Valentini aveva più volte detto che si sarebbe accontentato di coprire le spese di stipendi e contributi e qualcosa in più così da poter rientrare in possesso della fidejussione. Tuttavia, si sa, lo spirito è forte e la carne è debole e un milione di euro in più fanno dimenticare anche i propositi più generosi.

Giuliani offra, quindi, la somma se, ovviamente, è in grado di trovarla: "Ma credo che non sia più possibile fare alcunché. Loro hanno firmato una promessa di vendita a una cifra e non posso offrirne una inferiore". Cazzata sostanziale se non formale! Se, veramente, Giuliano Giuliani vuole uscire vincitore da questo scontro tra titani, faccia la sua offerta e, poi, si rivolga alla città e lanci un appello alle istituzioni affinché la lucchesità trionfi. Tutti saranno con lui, Comune in primis e né Valentini né i genovesi oseranno mettersi contro la città intera per una mera questione di sporco denaro. Certo, per giocare una carta del genere, bisogna essere disposti a sedersi al tavolo e a non alzarsi fino a quando non si è portato a casa l'intera posta. E' Giuliani in grado di agire così o, al contrario, ha già in mente di gettare la spugna e sedersi al tavolo del vincitore?

Aldo Grandi