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Giovannini: "Prioritarie la definizione delle posizioni dei calciatori e l'iscrizione, solo dopo il calciomercato. La partita con il Benevento? A questo punto meglio averla persa, sennò chissà cosa avrebbero detto e scritto"
03/06/2011 16:34
Paolo Giovannini continua ad essere preoccupato. Molto preoccupato. La situazione societaria pare ben lontana da una soluzione definitiva e, nel frattempo, le scadenze si avvicinano. Lui, il diesse delle ultime tre stagioni rossonere, non ci vede ancora chiaro: "Contatti con la nuova, possibile proprietà? Difficile parlare ora, vista l'incertezza che regna. Le mie condizioni sono sempre le solite, mentre un giorno leggo di un mio coinvolgimento, un altro che sarebbe stata già stataallestita una squadra e un altro ancora che c'è un consulente di mercato che si chiama Gallo. Per carità, tutte cose legittime e sono tutti diritti di queste nuove persone che intendono rilevare la Lucchese, l'importante è che Valentini ricordi loro anche i doveri che li aspettano da qui al 30 giugno e anche oltre".
Sempre più preoccupato, insomma.
"Sono preoccupato per quello che riguarda il rispetto delle condizioni e di quanto fatto in questi anni. Sento parlare di tanti giocatori in arrivo da Juventus, Atalanta, Brescia, ma di questo passo, considerando chi con la Lucchese ha impegni pluriennali, si arriverebbe a una rosa di oltre 30 giocatori. In questi anni noi abbiamo cercato di evitare di fare passi più lunghi della gamba. Le priorità sono altre, però".
Ovvero?
"Ovvero per prima cosa pagare i debiti, poi iscrivere la squadra e infine, ammesso che ci siano le risorse, occuparsi di mercato.Quanto ai giocatori, oltre che attendere da mesi lo stipendio, devono sapere cosa ne sarà del loro futuro professionale. Grassi, per fare un esempio, ha un contratto che lo lega alla Lucchese anche per la prossima stagione: è importante definire tutte le situazioni".
Lei ha sempre sostenuto che l'iscrizione non è a rischio.
"Lo confermo: sarebbe assurdo il contrario: abbiamo debiti inferiori al denaro che deve rientrare a luglio attraverso il Credito Sportivo: sarebbe un danno per tutti se la Lucchese non si iscrivesse. Non vedo perché non ce la debba fare. Semmai il problema sarà la gestione, ma visto che sento parlare di serie A o B, mi auguro non siano un problema i costi in Lega Pro. Quanto a quello fatto sinora, con uno zoccolo e una ciabatta, credo si sia fatto il possibile per tenere la barca pari".
Il nome della Lucchese è uscito in una delle intercettazioni che stanno squassando il mondo del calcio in merito a partite alterate. Si fa riferimento a Lucchese-Benevento che le agenzie di scommesse tolsero dal cartellone per eccesso di puntate sul pari.
"Già, un punto non ci avrebbe cambiato la classifica, visto com'è finito il campionato. A questo punto meno male sia finita così. Ce ne dissero talmente tante all'epoca che non oso pensare cosa direbbero se si fosse conclusa in parità. A parte questo, il Benevento, a causa della posizione del suo portiere, ha praticamemte tutte le gare sotto osservazione".
La vicenda scommesse è un fulmine a ciel sereno per lei?
"Per certi aspetti, sì. Da quello che si dice e legge siamo di frontead una vera e propria tragedia. Se verranno confermate le accuse siamo in presenza di personaggi che addirittura hanno messo a repentaglio la salute dei colleghi. Il calcio non è uno sport come il tennis, ovvero individuale, qui chi compie azioni scorrette o illecite finisce per investire del suo comportamento anche tante altre persone che non c'entrano nulla. Mi viene da pensare al mio omologo della Cremonese che si è trovato in una situazione del genere. Incredibile e gravissimo".
Fabrizio Vincenti