Di Gennaro, con la Lucchese un conto che il fato non vuol chiudere

25/02/2008 19:34

Ciccio Di Gennaro era il grande protagonista atteso da tutti. Come si conviene ai primi della classe. Per lui non è stata una settimana come le altre. Non poteva esserlo, preso come era tra due fuochi, tra il passato recente, un passato che si chiama Lucca e che, accanto a qualche ombra, ha lasciato molti luci, dei legami, dei gol in una piazza molto importante per questa categoria; e un presente che lo vede in maglia giallorossa nelle vesti di ritrovato goleador. In settimana, ai giornali locali aveva confessato - mandando in bestia i suoi ex supporters - quanto ci avrebbe tenuto a fare un gol ai rossoneri, forse anche per esorcizzare un passato non del tutto alle spalle, una avventura che non si è chiusa come lui avrebbe voluto. Perchè Di Gennaro è uno che vuol vincere e andarsene così da Lucca non lo ha di sicuro reso felice.

Ieri è stato comunque protagonista. Certo, non con il finale che sognava. Quel rigore sbagliato - come a Perugia con la maglia rossonera - pesa come un macigno: "Ho pensato a un sacco di cose in quei momenti che hanno preceduto l'esecuzione - confessa il bomber napoletano - non sono stati attimi facili. Ma non ho pensato nemmeno per un istante di non tirare il rigore. Avevo deciso di calciare alla sinistra di Gazzoli; poi, non so nemmeno io perché, ho cambiato in corsa la traiettoria. Ed è stato fatale. Mannaggia a me, evidentemente con la Lucchese è destino che mi debba andare sempre male".
Sulla gara il rimpianto per il rigore si mescola al riconoscimento per la prestazione degli avversari: "Ho visto una bella Lucchese, nel primo tempo sono andati davvero forte. Il pari è giusto, ma se facevo gol avremmo vinto, Ne sono certo. Il campionato? E' ancora aperto, anche per il primo posto i giochi non sono fatti".

Il futuro, insomma, è ancora tutto da scrivere. Ma lui, ne siamo certi, non rinuncerà a tirare il prossimo rigore. Valesse anche un campionato.

Fabrizio Vincenti