Lunedì 6 giugno assemblea ordinaria e straordinaria della Lucchese: la nuova cordata e la Valore vogliono che si presenti anche Giuliani accusato da Gallo di avergli già fatto perdere troppo tempo. Il sindaco Favilla, però, ha stancato con il suo immobilismo. L'unico che prova a darsi da fare è Lido Moschini, ma gli altri politicanti, dove sono finiti?

04/06/2011 23:36

Se la porcata gliel'hanno risparmiata l'ultima volta, evitando di modificare lo Statuto della Lucchese e il suo diritto di prelazione, non è detto che gliela debbano risparmiare all'infinito. Questo, ad esempio, lo sa bene Giuliano Giuliani il quale, nella giornata di lunedì 6 giugno è atteso al varco della nuova assemblea ordinaria e straordinaria del sodalizio rossonero che dovrebbe e, soprattutto, vorrebbe, nominare amministratore delegato Giuseppe Bulleri. Ovviamente tutto dipende da che cosa deciderà di fare Giuliani. Se noi fossimo al suo posto e se, in particolare, avessimo una carta ancora da giocare, lasceremmo Biagioni, Valentini, Gallo, Gianfranceschi e chi più ne ha più ne metta ad aspettare in sede senza nemmeno presentarmi visto che, è lampante, si tratterebbe solo e soltanto della ennesima umiliazione.

Chiaro che Valore vuole chiudere al più presto - il 30 giugno si avvicina così come le scadenze dei mutui bancari - ed è altrettanto evidente che Luigi Gallo, vero governo ombra del gruppo ligure, preme in questo senso indipendentemente dalle dichiarazioni di principio in favore del diritto dell'ex presidente Giuliani di avvalersi della prelazione. Se lunedì Giuliani non dovesse presentarsi né esercitare il diritto di prelazione, siamo sicuri che sarebbe molto, ma molto difficile per Valore e cordata ligure mantenere fede ai buoni propositi.

Veniamo alla politica. L'immobilismo del sindaco Favilla, che conoscevamo da tempo come caratteristica facente parte del suo Dna, ci sta urtando parecchio. Aveva, ci aveva annunciato, un'idea, ma questa idea è stata superata dai fatti. Sembrava che la Lucchese gli stesse a cuore, ma, a quanto pare, il suo cuore batte tranquillamente anche senza occuparsi dei colori rossoneri. L'unico che si sta dando da fare è il solito, povero Lido Moschini che, almeno, la faccia ce la mette e, soprattutto, si sta rendendo conto di che cosa sta avvenendo. Ma Favilla, che fa? E gli altri, quelli del PdL e di An ammesso che ancora esista, dove sono? Possibile che le lotte intestine pro o contro Fazzi, pro o contro Agnitti abbiano foderato gli occhi di prosciutto a tutti?

Aldo Grandi